L'allontanamento del bimbo, appena nato, di Martina Levato - la donna condannata a quattordici anni per aggressioni con l'acido - sta indignando: inumano, si dice, specie per un figlio senza colpe. Sarebbe bello chiedere ai neopaladini dell'infanzia che ora tanto s'indignano quali colpe hanno allora i figli dell'utero in affitto, commissionati all'estero a donne con la sola condanna della povertà e strappati dal seno materno da signori occidentali la cui facoltosa prepotenza non solo non incontra critica, ma viene contrabbandata per lodevole vocazione alla genitorialità (Giuliano Guzzo).