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Papa Francesco a termine dell’Angelus, parla della fuga di documenti riservati, definendo la fuga di notizie,  un «atto deplorevole che non aiuta», il cammino di riforma, già avviata. Il Santo Padre, non ha bisogno di libri fatti di documenti riservati per compiere la sua missione. Ne tantomeno dell’aiuto interessato di Fittipaldi e di Nuzzi, che con i libri guadagneranno somme ingenti. Il rinnovamento della Chiesa parte dalla preghiera e dalla trasparenza. Ecco le parole pronunciate tra gli applausi al termine della preghiera mariana di fronte a una piazza san Pietro gremita:

"Cari fratelli e sorelle, so che molti di voi sono stati turbati dalle notizie circolate nei giorni scorsi a proposito di documenti riservati della Santa Sede che sono stati sottratti e pubblicati. Per questo vorrei dirvi anzitutto che rubare quei documenti è un reato. E’ un atto deplorevole che non aiuta. Io stesso avevo chiesto di fare quello studio, e quei documenti io e i miei collaboratori già li conoscevamo bene, e sono state prese delle misure che hanno incominciato a dare dei frutti, anche alcuni visibili.

Perciò voglio assicurarvi che questo triste fatto non mi distoglie certamente dal lavoro di riforma che stiamo portando avanti con i miei collaboratori e con il sostegno di tutti voi. Sì, con il sostegno di tutta la Chiesa, perché la Chiesa si rinnova con la preghiera e con la santità quotidiana di ogni battezzato. Quindi vi ringrazio e vi chiedo di continuare a pregare per il Papa e per la Chiesa, senza lasciarvi turbare ma andando avanti con fiducia e speranza".

a cura dello Staff allaquerciadimamre.it

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