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Con la Domenica delle Palme, ha inizio la Settimana Santa ma non termina la quaresima, che finirà solo con la celebrazione dell'ora nona del giovedì santo, giorno in cui, con la celebrazione vespertina si darà inizio al sacro triduo pasquale. Nella forma ordinaria del rito romano essa è detta anche domenica De Passione Domini (della passione del Signore). In questo giorno la Chiesa ricorda il trionfale ingresso di Gesù a Gerusalemme in sella a un asino, osannato dalla folla che lo salutava agitando rami di palma 12,12-15). La folla, radunata dalle voci dell'arrivo di Gesù, stese a terra i mantelli, mentre altri tagliavano rami dagli alberi intorno, e agitandoli festosamente gli rendevano onore. 

Si hanno notizie della benedizione delle palme a partire del VII secolo in concomitanza con la crescente importanza data alla processione. Questa è testimoniata a Gerusalemme dalla fine del IV secolo e quasi subito fu introdotta nella liturgia della Siria e dell'Egitto. In Occidente questa domenica era riservata a cerimonie pre battesimali, infatti, il battesimo era amministrato a Pasqua; e all'inizio solenne della Settimana Santa, quindi benedizione e processione delle palme entrarono in uso molto più tardi: dapprima in Gallia (secolo VII-VIII) dove Teodulfo d'Orléans compose l'inno “Gloria, laus et honor” e poi a Roma dalla fine dell'XI secolo. Il primo raduno mondiale che ha originato le Giornate mondiali della gioventù si è svolto nel 1984 in occasione della Domenica delle palme al termine del Giubileo dei giovani. Prima dell'inizio della celebrazione, per la commemorazione dell'ingresso di Gesù a Gerusalemme il primo canto previsto è un'antifona molto famosa, Hosanna filio David, da Mt 21,9 che riprende il salmo 117; da quest'ultimo sono tratti i versetti 1. 22-23. 27-28.

 

Hosanna Filio David

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I canti che accompagnano il cammino sono tre:
1) Pueri Hebraeorum (portantes ramos olivarum)
2) Pueri Hebraeorum (vestimenta prosternebant in via)
3) Gloria laus et honor

I primi sono due antifone che ricordano quando i fanciulli ebrei osannarono Gesù agitando rami di olivo e stendendo mantelli sopra la strada. I testi delle due antifone sono analoghi, sia nelle parole che nella melodia, e possono essere considerati la spiegazione di quella iniziale, di cui richiamano anche il testo. Vengono cantati mentre la processione si muove verso il luogo della Celebrazione.

 

Pureri Ebreorum

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Gloria laus et honor

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a cura dello staff alla quercia di mamre

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