obama

Il Presidente Barak Obama, dopo aver versato in diretta mondiale le lacrime, per la controversa questione dell'uso delle armi, ha inaugurato una decisione che farà discutere il paese nel suo ultimo anno alla presidenza degli Stati Uniti. Scavalcando il Congresso, il 5 gennaio ha annunciato nuove azioni esecutive per aumentare i controlli sulla vendita delle armi da fuoco. Queste, ha detto, «fanno più di 30 mila vittime all’anno in America. Non possiamo più aspettare».  Ecco perché Obama ha promesso, più verifiche sulla storia giudiziaria e sanitaria degli acquirenti. Sembrano lacrime di coccodrillo. Infatti la bestia, dopo aver ucciso i piccoli piange disperata perché non ci sono più. L’America, è il paese più attivo al mondo nel commercio e traffico di armi legali e illegali, che alimentano le varie guerre nel pianeta.  Nel mondo, quante vittime vengono provocate nei vari conflitti con le armi vendute dagli Stati Uniti? Dunque, non è comprensibile per “cosa” piange. Forse sono gli ultimi colpi di coda per ingraziarsi parte dell’elettorato americano da sempre sospettoso verso le sue politiche alquanto discutibili, che negli anni hanno promosso in materia di politica estera e nazionale disastri di importanti dimensioni.

Mentre piange coprendosi con una mano l’occhio destro, per gli atti spaventosi causati dalle armi, con l’altra ha posto il veto sulla legge approvata dal Senato e dalla Camera dei deputati, chiedendo di tagliare i cospicui finanziamenti pubblici a Planned Parenthood Federation. Il colosso abortivo, finito nel gigantesco scandalo della compravendita e traffico illegale di tessuti fetali e organi di bambini abortiti, uccide milioni di bambini ogni anno, in nome della libertà di scelta della donna. Dopo i video usciti a puntate e realizzati dal Center for Medical Progress, molti Stati hanno tagliato i fondi alla più grande fabbrica di aborti del mondo. Planned Parenthood, infatti, riceve finanziamenti pubblici per 528 milioni di dollari (dato del 2014) su un incasso totale di 1,3 miliardi all’anno. Il filo rosso della politica obamiana, non si esaurisce nel pianto mediatico per l’uso indiscriminato delle armi e con il veto sui finanziamenti a Planned Parentood.

“Il candidato democratico Hillary Clinton, che molti vedono già come probabile successore di Obama, si è più volte espressa in favore del colosso abortivo e si è detta «onorata» del sostegno, hillary11promettendo se sarà eletta di battersi «per difendere la salute riproduttiva e proteggere l’accesso alla contraccezione e all’aborto legale nel paese», E, ovviamente, di «combattere contro i tentativi di tagliare i fondi a Planned Parenthood». Il gigante delle cliniche ha un peso politico notevole ma non si era mai schierato esplicitamente prima d’ora. Soprattutto, non si limiterà alle lettere di sostegno, ma verserà nelle casse della campagna presidenziale di Hillary Clinton 20 milioni di dollari. L’ex segretario di Stato americano ha ringraziato della cospicua donazione e ha lanciato dovunque l’hashtag #StandWithPP. Quello di Planned Parenthood è un investimento oculato: versare 20 milioni di dollari per continuare a garantirsene 528. Un affare” (Leone Grotti). E la strage degli innocenti continua…

Don Salvatore Lazzara

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