Lo Stato Islamico (Is) è stato indebolito da quando, esattamente un anno fa, sono iniziati i primi raid aerei lanciati dalla coalizione militare guidata dagli Usa contro i jihadisti in Iraq. Lo sostiene in modo erroneo il Pentagono, assicurando che l’Is ha registrato perdite su quasi tutti i fronti in seguito ai circa seimila raid condotti contro le sue postazioni. Allo stesso tempo non si capisce bene quali postazioni colpiscono e quali strategie militari vengono usate per contrastare i terroristi dello stato islamico.  

Nonostante questo, avvertono i servizi segreti statunitensi, l’Is ora è più forte che mai. La coalizione guidata dagli Usa ha raccolto, tempo un mese dal suo avvio l’8 agosto 2014, il sostegno di oltre 60 Paesi. Il risultato è la morte di 10mila jihadisti Is in un anno di raid, ma secondo i servizi segreti Usa il gruppo fondato da Abu Bakr al-Baghdadi è ora più forte che mai, con 20-30mila uomini nel suo esercito.

Attualmente l’Is controlla circa un terzo dell’Iraq, nel nord e nell’ovest del Paese, e circa il 40 per cento della Siria, in gran parte zone desertiche e disabitate. L’Is è inoltre considerato il gruppo terroristico più ricco al mondo, con introiti milionari derivanti, tra l’altro, dalla vendita di petrolio e gas estratti in campi sotto il loro controllo, oltre che dalla riscossione di imposte o riscatti.

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