"Dall'intervista a Matteo Renzi sul Corriere della Sera. Quanti danni fanno alle future generazioni i cattolici pronti a svendere la verità sull'uomo per trenta denari in più "per la famiglia", definizione che, proprio a causa dell'approvazione delle leggi in cambio delle quali si brucano i suddetti spicci, non significherà più nulla. Il sostegno economico e sociale alla famiglia va attuato perché fa bene al bene comune e perché lo impone la Costituzione (art. 31). Se diventa la contropartita alla rottamazione del matrimonio, cioè proprio lo strumento che riconoscere che cosa è la famiglia (e che cosa non lo è), allora francamente preferisco un passeggino vuoto in più che cento riempiti con uteri in affitto" (Filippo Savarese). 

La Roccella sull'intervista di Renzi: “Sulle unioni civili, non si tratta di "vent'anni di scontri ideologici", ma di una visione profondamente differente sulla genitorialità e sul matrimonio, una questione fondamentale, non ideologica ma antropologica. Ricordo anche, come portavoce del Family Day del 2007, che il premier a quella manifestazione ha partecipato, condividendo quindi il "no" ai Dico. Per quanto riguarda la legge Cirinnà, abbiamo chiesto estrema chiarezza su adozioni e utero in affitto, e non abbiamo ancora avuto risposta, se non da qualche singolo esponente del Pd. Questo é il nodo cruciale del provvedimento” (Eugenia Roccella).

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