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La smentita della Sala stampa della Santa Sede, sulla missiva inviata dalla Segreteria di Stato a Francesca Pardi, (nota scrittrice di libri gender, introdotti nelle scuole di Venezia ed ora ritirati dall’amministrazione Brugnaro), circa l’incoraggiamento di Papa Francesco a continuare ad “andare avanti”, nella sua attività, è la dimostrazione più evidente che viviamo dentro una dittatura di pensiero molto pericolosa. Alcuni gruppi di potere hanno un obiettivo chiaro, preciso: sconvolgere la realtà con la disinformazione, per vendere alla gente ogni sorta di menzogna e falsità, farcite di relativismo etico e morale, come verità assolute, certe. Di conseguenza, sono gli “altri” i cattivi, i nemici della gente e del progresso, i retrogradi, i medievali, i razzisti, gli omofobi, gli ultra cattolici, gli oscurantisti, a seminare con le loro idee, sospetti, odio e rancore.

Ieri il sottoscritto è stato attaccato ferocemente su twitter, da un tizio con un profilo dove nemmeno c’era una foto identificativa. Una persona, astratta senza volto, la quale mi ha accusato, a commento dell’articolo circa la posizione della diocesi di Padova sul gender, di “diffondere falsità”, solo perché nel post citato ho dichiarato: “Le pressioni esercitate… sono molto simili alle intimidazioni utilizzate dalla gestapo per manipolare l’opinione pubblica”. Tralascio le offese per non turbare gli animi più sensibili. D’altronde se gli stessi vocaboli venivano usati da me… sarebbe successo il putiferio… Non sono mancate parole concilianti, invitando al dialogo e al rispetto. Risposta: “dialogo? Su cosa? Di che fatti parla? C’è solo una propaganda ridicola ed ideologica portata avanti da personaggi impresentabili”, e poi –riferendosi all’articolo sul gender-, “io argomento ma con chi sparge falsità e rifugge l’evidenza c’è poco da argomentare, non rispettate nessuno”. E ancora: “il sospetto di essere un branco di poverelli persi nelle tenebre, non vi è ancora sorto?”. Argomenti aggressivi, intrisi d’odio e discriminazione contro chi non vuole allinearsi alle “evidenze” costruite ad arte dagli “sbagli della mente umana”, per dirla con Papa Francesco, che hanno come obiettivo destrutturare l’uomo così come è stato pensato dalla natura.  Non può essere spiegata altrimenti l’acidità degli attacchi, di cui sono bersaglio quanti lottano per la  verità. Mai profezie sono state più chiare a tal riguardo, pronunciate da Chesterton: “la grande marcia della distruzione intellettuale proseguirà. Tutto sarà negato. Fuochi verranno attizzati per testimoniare che due più due fa quattro. Spade saranno sguainate per dimostrare che le foglie sono verdi in estate”.

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Ecco la sequenza dei fatti:

Questa mattina, 28 agosto, vigilia dell’ultimo week-end vacanziero, la macchina ha puntato al bersaglio grosso e ha indotto il Corriere della Sera (versione online) a un titolo da bufala dell’anno: “Papa Francesco scrive all’autrice dei libri gender. “Vai avanti”. Ormai non passa giorno in cui il motore della propaganda Lgbt non si inventi un “nemico” da abbattere nel segno dell’anti omofobia e una storiella da bulli del mainstream per saturare l’aria del solito messaggio intollerante, ed esibizionista.

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In tarda mattinata, il numero due della Sala stampa vaticana, padre Ciro, ha confermato i dubbi sull'argomento: «Come è noto, non è affatto singolare e, anzi, è di prammatica che la segreteria di Stato risponda alle missive inviate al Papa. È un adempimento di routine, ma è da escludere che nel cortese invito ad “andare avanti” ci sia un incoraggiamento alla teoria Lgbt. Tra l’altro, nella lettera si invita – testuale – “alla diffusione degli autentici valori umani e cristiani”. Aggiungo che il Santo Padre ne ha parlato chiaramente e diffusamente in più occasioni e il suo giudizio, a quanto ci risulta, resta immutato. Cito dal discorso del 15 aprile scorso all'udienza generale in piazza san Pietro: “Per esempio mi domando, se la cosiddetta teoria del gender non sia anche espressione di una frustrazione e di una rassegnazione, che mira a cancellare la differenza sessuale perché non sa più confrontarsi con essa. Sì, rischiamo di fare un passo indietro”. E ancora: “La rimozione della differenza è il problema, non la soluzione. Per risolvere i loro problemi di relazione, l’uomo e la donna devono invece parlarsi di più, ascoltarsi di più, conoscersi di più, volersi bene di più. Devono trattarsi con rispetto e cooperare con amicizia. Con queste basi umane, sostenute dalla grazia di Dio, possibile progettare l’unione matrimoniale e familiare per tutta la vita. Il legame matrimoniale e familiare è una cosa seria, e lo per tutti, non solo per i credenti”. E in conclusione: “Dio ha affidato la terra all’alleanza dell’uomo e della donna: il suo fallimento inaridisce il mondo degli affetti e oscura il cielo della speranza. I segnali sono già preoccupanti, e li vediamo”. Ripeto: non è vero niente dell’interpretazione della lettera messa in circolazione. E quanto alla benedizione impartita mi sembra inutile che le ricordi che è data alla persona non a una teoria» (fonte: Tempi.it).

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Certamente diranno a sgarciagola che la teoria gender non esiste… Dopo di che, come direbbe Woody Allen, “Provaci ancora Sam”. E raccontatene un’altra Pardi&C.

La nota diffusa dalla Sala Stampa della Santa Sede, sulla risposta inviata dalla Segreteria di Stato a nome del Santo Padre Papa Francesco, alla Signora Francesca Pardi:

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Don Salvatore Lazzara

 

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