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Oggi il Parlamento Europeo approverà la risoluzione Rodrigues, completamente impregnata di ideologia Gender di cui inzuppare anche tutte le scuole dell'Unione. Probabilmente ci riempiranno di titoloni su quello che "ci chiede l'Europa", ma si tratta di risoluzioni politiche giuridicamente non vincolanti. Non cediamo la nostra libertà educativa ai nostri parlamentari nazionali, figurarsi a quelli di altre nazionalità. Aspettiamo quindi che si posi la nuvola di fumo e andiamo avanti più motivati di prima! Ecco alcuni degli "auspici" della risoluzione (ogni volta che leggete "genere" si tratta delle decine di a-scientifiche identità di genere inventate):

31. Invita la Commissione a combattere la discriminazione basata sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere nelle strutture educative; esorta la Commissione a sostenere l'inserimento di informazioni obiettive sulle questioni relative alle persone LGBTI nei programmi scolastici; esorta la Commissione ad agevolare l'apprendimento tra pari tra gli Stati membri nel contrastare il bullismo e le molestie omofobe e transfobici;

40. Invita gli autori e gli editori di materiale didattico a prendere atto della necessità di considerare la parità di genere un criterio per la produzione di tale materiale e raccomanda di avvalersi di équipe di insegnanti e di studenti nell'elaborazione di materiale didattico sulla parità di genere e della consulenza di esperti nel campo della parità di genere e del tutoraggio sensibile alle questioni di genere;

41. Invita gli Stati membri a elaborare e diffondere orientamenti destinati alle scuole, ai decisori politici nell'ambito dell'istruzione, agli insegnanti e ai responsabili della definizione dei programmi scolastici, in modo da inserire la prospettiva di genere e la parità di genere, e assicurare l'eliminazione degli stereotipi e dei pregiudizi sessisti che potrebbero figurare nei libri di testo e nel materiale didattico, sia nei contenuti che a livello linguistico o nelle illustrazioni, incoraggiandoli anche a combattere il sessismo presente nella letteratura, nel cinema, nella musica, nei giochi, nei media, nella pubblicità e negli altri settori che possono contribuire in modo radicale a modificare l'atteggiamento, il comportamento e l'identità di ragazze e ragazzi;

42. Riconosce che gli insegnanti svolgono un ruolo essenziale nella formazione delle identità educative ed esercitano un'influenza significativa su determinati comportamenti associati al genere nelle scuole; ricorda che vi è ancora molto da fare per migliorare la capacità dei docenti riguardo a come promuovere al meglio la parità di genere; insiste, pertanto, sulla necessità di garantire agli insegnanti, a tutti i livelli dell'istruzione formale e informale, una formazione iniziale e continua esaustiva, compresi l'apprendimento fra pari e la cooperazione con organizzazioni e agenzie esterne, per sensibilizzare in merito all'impatto dei ruoli e degli stereotipi di genere sulla fiducia in sé stessi degli studenti e sulla scelta delle materie durante gli studi; sottolinea che le ragazze hanno bisogno di modelli femminili e maschili positivi nelle scuole e nelle università, in modo che possano individuare e valorizzare il loro potenziale senza timore di alcuna discriminazione o ambiguità legate al genere;

43. Sottolinea che sia nella formazione iniziale degli insegnanti che nella loro formazione continua, è necessario integrare lo studio e l'applicazione del principio di parità tra donne e uomini, comprese strategie che consentano loro di riflettere sulla propria identità, credo, valori, pregiudizi, aspettative, atteggiamenti e rappresentazioni di genere, come pure sui loro metodi didattici, al fine di eliminare gli ostacoli alla piena realizzazione del potenziale degli studenti, indipendentemente dal genere;

44. Crede fortemente nel potenziale trasformativo dell'istruzione nel sostenere la causa dell'uguaglianza di genere; riconosce che i programmi di istruzione formale e informale devono affrontare e combattere la violenza di genere, la discriminazione di genere, le molestie, l'omofobia e la transfobia, in tutte le loro forme, ivi comprese le forme di cyberbullismo o molestie online; riconosce che l'educazione all'uguaglianza di genere e contro la violenza basata sul genere dipende da ambienti scolastici sicuri e liberi dalla violenza;

45. Sottolinea la necessità di organizzare iniziative di sensibilizzazione, formazione e integrazione della prospettiva di genere che interessino tutti i soggetti coinvolti nella politica dell'istruzione, i genitori e i datori di lavoro;

Fonte: manifpourtousit

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