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Riportiamo alcuni passaggi dell'intervista di Don Salvatore Lazzara per il quotidiano il tempo, sulle ultime notizie riguardanti i cristiani perseguitati in Siria da parte dei fondamentalisti islamici.

Una tragedia nella tragedia, senza fine. Prosegue la persecuzione dei cristiani in Siria. Scene già viste dal nord al sud del Paese, con chiese dissacrate e cristiani siriani costretti in massa alla fuga. Ieri l’altro il bombardamento di Damasco per mano dei ribelli, nel giorno della visita al governo siriano di Assad del ministro degli Esteri iraniano, con in tasca la proposta del piano di pace per il Paese, è stato uno schiaffo alla democrazia e alla sicurezza nel mezzo di un passaggio importante per la stabilità siriana. Si parlava di cessate il fuoco, rimodellamento della costituzione in chiave democratica, di un governo di unità nazionale per la Siria, elezioni sotto osservatori internazionali. La risposta terroristica non si è fatta attendere, con il lancio dei razzi da parte dell’Isis su Damasco: tra le vittime anziani e bambini. Nell’ultimo periodo, nella zona dell’Al-Qaryatain, nel monastero di Mar Elian dedicato al profeta Elia, sono state rapite 230 persone tra cui diversi cristiani. L’Isis si è presentata alle porte delle case con la lista delle persone, «una specie di riproposizione del nazismo in chiave di terrorismo internazionale» commenta don Salvatore Lazzara, Cappellano della Legione Allievi Carabinieri di Roma. Ieri l’altro ne sono stati liberati 30, tutti cristiani.

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