Buon martedì, Visitatore! Preghiera - "Il Signore libererà il misero che invoca e il povero che non trova aiuto. Abbia pietà del debole e del misero e salvi la vita dei miseri. In lui siano benedette tutte le stirpi della terra e tutte le genti lo dicano beato". Amen! Dal Vangelo di San Luca - In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo». E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono» (Lc 10,21-24). Commento al Vangelo di oggi - Non è possibile conoscere il Padre, se non si passa per Gesù. Ora, fra le sue parole ce n’è una in cui si coglie il cuore del suo insegnamento e si ha in mano la chiave della salvezza, perché è su quella che saremo giudicati: “Qualunque cosa avete fatto al più piccolo l’avete fatta a me” (Mt 25,40). Per arrivare a Dio, è necessario passare per l’uomo. È così semplice che il Maestro ha voluto avvertirci, additando i piccoli come esempi da seguire. Da questa prospettiva, la strada è aperta veramente a tutti: per gli adulti, gli anziani, i sapienti, i furbi, che se sapranno farsi piccoli, accantonando per un momento tutta la loro scienza ed esperienza -per mettersi in ascolto del Signore, e vivere la sua parola-, troveranno la vita eterna. Quello che i media non dicono** Iraq. Sinjar, scoperte due fosse comuni di yazidi massacrati dallo stato islamico - Due fosse comuni, contenenti i corpi di membri della minoranza yazidi, perseguitati dallo Stato islamico (SI), sono stati scoperti nel nord dell’Iraq nel contesto dell’offensiva lanciata il 17 ottobre scorso dall’esercito e dai Peshmerga curdi. A riferirlo è un funzionario locale, secondo cui il ritrovamento è avvenuto “nel villaggio di Umm al Shababik”, nella regione nord-occidentale di Sinjar, tra Mosul e la frontiera siriana. Interpellato dall’Afp il sindaco di Sinjar spiega che le due fosse comuni, contenenti nove corpi ciascuna, distano circa 150 metri l’una dall’altra. In seguito alla “macabra scoperta”, aggiunge il funzionario, sale a 29 il numero delle fosse rinvenute nella zona di Sinjar dallo scorso anno, quando le forze che combatto lo SI hanno ripreso il controllo dell’area. A Sinjar è concentrata la grande maggioranza della comunità curdofona yazida; secondo il sindaco della città nelle fosse sono stati rinvenuti almeno 1600 cadaveri. Fedeli di una religione pre-islamica, gli yazidi sono considerati degli eretici dallo Stato islamico che ha riservato ai membri della minoranza trattamenti di particolare crudeltà. I jihadisti hanno giustiziato gli uomini e reso schiave sessuali le donne. Già in passato le milizie di Daesh, si sono macchiate di crimini efferati, fra cui omicidi di massa e sepoltura dei corpi in fosse comuni. Dall’inizio dell’offensiva per la riconquista di Mosul, le Nazioni Unite hanno ricevute diversi rapporti contenenti denunce di nuove atrocità commesse dai terroristi islamici. ** Siria. A quando la liberazione definitiva di Aleppo? - Commentando la lentezza dell'operazione militare per liberare la città siriana di Aleppo dai terroristi, gli analisti politici russi hanno cercato di ipotizzarne la ragione: "fino a quando non ci sarà l'insediamento del presidente americano eletto Donald Trump, la Russia limiterà l'attività delle sue forze aerospaziali in Siria, in tal modo Aleppo non sarà liberata entro i tre prossimi mesi", ha dichiarato Shamil Sultanov, presidente del Centro per di studi strategici "la Russia e il mondo islamico", ripreso da RIA Novosti. Secondo l'analista politico, tutte le parti in conflitto attenderanno fino al 20 gennaio prossimo, quando Donald Trump prenderà ufficialmente il potere alla guida degli Usa e saranno più chiare le politiche della nuova amministrazione americana. "Fino ad allora, la Russia ha intenzione di limitare l'attività delle sue forze aerospaziali al fine di non danneggiare le potenziali dinamiche del rapporto con Trump," ha quindi suggerito. Anche un altro esperto russo, Leonid Ivashov, presidente dell'Accademia di studi geopolitici ed ex capo del dipartimento principale della cooperazione militare internazionale del ministero della Difesa russo (1996-2001) ha detto che la città siriana non sarà liberata a causa dell'interferenza del segretario di Stato Usa John Kerry: "credo che l'interferenza del segretario di Stato Usa John Kerry ha bloccato la liberazione della città siriana... ha chiamato con la richiesta di rinviare". "Gli aspetti militari dell'operazione dovrebbero essere una priorità, perché quello a cui stiamo assistendo in questo momento è che la cosiddetta 'opposizione moderata', così come i non-moderati, stanno solo cercando di perdere tempo per rafforzare la loro difesa, per ricostituire gli armamenti e rafforzare il loro personale. Nel frattempo i rapporti sul campo confermano che l'esercito siriano prosegue la sua inesorabile avanzata verso la liberazione della città. Sembra che la Siria non stia aspettando le mosse statunitensi. ** Referendum 04 Dicembre. No al terrorismo mediatico e psicologico - Inizia la settimana che porterà al voto gli italiani. Ed inizia con l'ennesimo ricatto della lobby economica: il Financial Times scrive che nel caso di vittoria del NO sono a rischio 8 banche salvate dal governo con i soldi dei contribuenti. A queste teorie allarmistiche rispondiamo coi fatti: le tragedie economiche paventate dopo la Brexit e la vittoria di Trump sono durate circa 12 ore. La crisi provocata da JP Morgan & Co., dura dal 2008 e milioni di cittadini ne pagano le conseguenze. È finito il tempo degli incantesimi! Ora spetta al popolo decidere del suo futuro. Il Santo del giornoSan Francesco Antonio Fasani - Nacque da umile famiglia il 6 agosto 1681 a Lucera, antica città della Daunia nelle Puglie. Entrò da giovane tra i Minori conventuali del suo paese natale per poi completare il Noviziato a Monte Sant'Angelo sul Gargano dove emise la professione il 23 agosto 1696. Quindi, nel 1703 fu mandato nel convento di Assisi dove fu ordinato sacerdote l'11 settembre 1705. Passato a Roma, nel collegio di San Bonaventura, tornò ad Assisi fino al 1707 quando rientrò a Lucera. Eletto ministro provinciale fu protagonista di un'intensa attività apostolica percorrendo tutti paesi della Capitanata e località limitrofe. Sempre attento ai bisogni dei poveri e dei sofferenti, devotissimo alla Vergine, fu particolarmente vicino ai carcerati e ai condannati che accompagnava fino al luogo del supplizio. Morì il 29 novembre 1742. Ancora oggi la sua tomba, nella chiesa di San Francesco a Lucera è meta di frequenti pellegrinaggi. Proclamato beato il 15 aprile 1951 da Pio XII è stato canonizzato da Giovanni Paolo II il 13 aprile 1986. "Virgolettato"Svolta prolife negli Stati Uniti? - Donald Trump nell’ottobre del 1999 alla NBC in merito al tema dell’aborto così si espresse: «Io sono molto pro-choice. Odio il concetto di aborto. Lo odio. Odio tutto ciò che rappresenta. Io rabbrividisco quando sento le persone discutere di questo argomento. Eppure sono per la scelta individuale». Poi durante le primarie, nell’agosto del 2015, ha raccontato che «anni fa dei miei amici aspettavano un bambino e quel bambino avrebbe dovuto essere abortito. E invece non è stato abortito. E oggi quel bambino è una superstar assoluta, un bambino grande, davvero grande. E io questo l’ho visto. E ho visto altre cose così. E sono molto, molto orgoglioso di dire che io sono per il diritto alla vita». Tra febbraio e marzo del 2016 Trump precisa ancor meglio la sua posizione: contro l’aborto, eccetto nel caso in cui sia in pericolo non solo la vita della madre, ma anche la sua salute. Poi sempre a marzo intervenendo in una trasmissione dell’emittente Msnbc aveva affermato che in materia di aborto «ci vorrebbe qualche forma di punizione». Divampate le polemiche Trump precisò: il medico che «pratica l’aborto va ritenuto legalmente responsabile, non la donna, che è la vittima, così come la vita che porta in grembo». Aveva poi aggiunto che auspicava che il Congresso e le Corti federali varassero leggi per vietare l’aborto, in tal modo ogni Stato avrebbe potuto rendere illegali le pratiche abortive. In ottobre il futuro presidente degli Stati Uniti scrive poi una lettera ai movimenti pro-life: «Consentitemi di essere chiaro. Io sono per il diritto alla vita. Ho questa posizione pur ammettendo eccezioni in casi di stupro, incesto o quando è a rischio la vita della madre. Non sempre l’ho pensata così. (...) Con il tempo la cultura della vita di questo Paese ha preso a scivolare verso una cultura della morte. La prova forse più decisiva su cui si regge quest’affermazione è che dalla sentenza pronunciata dalla Corte Suprema nel caso Roe v. Wade 43 anni fa a oggi più di 50 milioni di statunitensi non hanno avuto la possibilità di godere delle opportunità che il nostro Paese offre. Non hanno avuto la possibilità di diventare dottori, musicisti, agricoltori, insegnanti, mariti, padri, figli e figlie. Non hanno avuto la possibilità di arricchire la cultura questa nazione o di contribuire con i propri talenti, le proprie esistenze, i propri affetti e le proprie passioni al tessuto di questo Paese. Mancano e ci mancano». Vedremo concretamente cosa avverrà e se manterrà le promesse elettorali con la galassia prolife americana. Dicono di noi - L'angolo del LettoreM.I.: "anche se ho poco tempo per seguire tutto il materiale che mi viene mandato, assicuro che questa rubrica è la prima che apro e non mi sfugge alcun articolo. Grazie per questo importantissimo servizio, perché ormai nessun giornale, tranne La Croce, ci dice la verità e tutti, a cominciare (dai maggiori mezzi di informazione, ndr), censurano o alterano quello che gli è scomodo o non è politicamente corretto. Buona giornata e Buon Avvento anche da parte mia, caro don Salvatore!"; C.D.: "buon inizio di settimana!"; DF.F.: "Buongiorno Don. Buon inizio settimana". Questo spazio è riservato ai vostri commenti! 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