Introduzione. La categoria della "non negoziabilità" è emersa per la prima volta nel Magistero della Chiesa nella Nota dottrinale circa alcune questioni riguardanti l’impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica emanata il 24 novembre del 2002 dalla Congregazione per la dottrina della fede. La Nota era firmata dal cardinale Joseph Ratzinger, nella qualità di Prefetto della Congregazione e venne approvata da Papa Giovanni Paolo II. Nel paragrafo 3 della Nota si ribadisce che “non è compito della Chiesa formulare soluzioni concrete – e meno ancora soluzioni uniche – per questioni temporali che Dio ha lasciato al libero e responsabile giudizio di ciascuno”. Se però, aggiunge la Nota, il cristiano è tenuto ad “ammettere la legittima molteplicità e diversità delle opzioni temporali”, egli è ugualmente chiamato “a dissentire da una concezione del pluralismo in chiave di relativismo morale, nociva per la stessa vita democratica, la quale ha bisogno di fondamenti veri e solidi, vale a dire, di principi etici che per la loro natura e per il loro ruolo di fondamento della vita sociale non sono negoziabili”.
Una mattinata di terrore a Bruxelles che riporta con la memoria agli attacchi molteplici e simultanei a Parigi nel 13 novembre scorso con 130 morti. E nel 2008 a Mumbay. Una tattica che crea scompiglio e trasforma la città in un campo di battaglia. L’intelligence belga ieri aveva saputo di un pericolo imminente ma non dove si sarebbe materializzato. E stamattina l’incubo è diventato realtà. Il terrorismo islamico, ha colpito nel nome di Allah nel cuore della civiltà occidentale, sgretolando i fragili ponti su cui è poggiata la scoietà europea. La religione che non incontra mai la logica e l’amore per il prossimo, porta inevitabilmente all’annientamento dell’altro. La ragione di una cultura che rimuove sistematicamente dalle Istituzioni le radici più profonde della fede, porta irreparabilmente all’estinzione. La capitale belga, è da venti anni nelle mani del centrosinistra. I musulmani praticanti (19%) sono più dei cattolici praticanti (12%), ha quasi ottanta moschee, da dove sono partite diverse campagne contro l’Occidente. Può essere considerata come la città d'Europa dalla quale più persone sono partite per arruolarsi nelle fila dell'ISIS: 40 ogni milione di abitanti.
La vicenda del terrorista marocchino fermato da tre «eroi» americani e uno britannico mentre si apprestava a trasformare in mattatoio il treno Amsterdam-Parigi, è il segnale di un'Europa avviata a diventare il tiro al bersaglio del fanatismo e dell'odio islamista. Un'Europa imbelle che, dopo aver flirtato con l'integralismo e aver assistito alla sua diffusione facilitata da un'immigrazione fuori controllo, sconta ora i sette «peccati capitali» commessi negli ultimi anni.