Buon mercoledì, Visitatore! Preghiera - "Il Signore è assiso sulla tempesta, egli siede re per sempre. Il Signore darà forza al suo consacrato, e benedirà il suo popolo con la pace". Amen! Dal Vangelo di San Matteo - In quel tempo, mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedèo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono (Mt 4,18-22). Commento al Vangelo di oggi - Oggi celebriamo la festa dell'Apostolo Andrea, fratello di Simon Pietro e amico di Giovanni e di Giacomo. Il Vangelo narra come Andrea ha accolto la parola di Dio che gli era stata rivolta: "Seguitemi, vi farò pescatori di uomini. Ed essi subito, lasciate le reti, lo seguirono". Questa adesione all'invito del Maestro, ha permesso agli Apostoli di diffondere la "buona novella"; che ancora oggi la Chiesa diffonde fino alle estremità della terra. L'insegnamento del Signore, è un rimedio salutare ed esigente che purifica l'anima e converte. Molto spesso però, vorremmo chiudere le orecchie e gli occhi a Dio che parla: allora comprendiamo che l'accoglienza di Cristo, avrà delle conseguenze importanti, da cui non è possibile prescindere. La parola di Gesù, è balsamo soave che dona sollievo nella fatica. E se a volte ci fa soffrire, non abbandona, ma spalanca misteriosamente il cuore e la mente alla comprensione della volontà divina nella vita di ogni giorno. Quello che i media non dicono** Qaraqosh, dentro la città cristiana devastata dall’isis - Case bruciate, finestre in mille pezzi e un silenzio spettrale. Qaraqosh, quello che un tempo era il più grande centro cristiano dell’Iraq, oggi è una città fantasma dove ogni traccia dell’identità religiosa di una città da 50mila abitanti è stata spazzata via dalla furia dell’Isis. In lontananza si sentono i colpi di mortaio che ti ricordano che, a pochi chilometri da lì, si combatte ancora per liberare il centro di Mosul dallo stato islamico. I miliziani di Daesh ne avevano fatto il loro quartier generale e vivevano nelle case dei cristiani fuggiti quando arrivarono i soldati dello stato islamico. Quando hanno capito che per loro era finita, hanno abbandonato la città ripiegando su Mosul, ma prima hanno dato fuoco a tutte le case e le hanno saccheggiate. Qaraqosh è stata liberata circa un mese fa e ora i suoi abitanti stanno facendo timidamente ritorno, in giornata, nelle loro case. Don Georges, originario del posto,racconta: “Lasciare una città in perfette condizioni e poi tornare e vederla ridotta così, dopo due anni, è veramente triste, perché ci sono i ricordi e c’è la storia qui che, volutamente, hanno voluto cancellare. Qaraqosh è una comunità siro cattolica che cercava di vivere in pace e voleva istruire i villaggi attorno, che sono musulmani, a fare altrettanto, ma questo è stato ripagato in un altro modo. Gente che conoscevamo ci ha tradito. Hanno aderito all’Isis e hanno saccheggiato le nostre case. E questo è forse ancora più triste che vedere una città distrutta. Come possiamo tornare a vivere con questa gente? E’ difficile da accettare. Certo, possiamo perdonare. Però la vita non è fatta solo di perdono, ma anche di dialogo reciproco. Dovrebbero comprendere il danno che hanno fatto. L’Isis non sono persone astratte, ma concrete. Noi li conosciamo. Daesh non è stato importato in Iraq, ma creato e lievitato con l’aiuto della gente del posto”. L'orrore continua. Ma la voglia di speranza e di riscatto, anche nei momenti più bui, non è morta nel cuore di questa gente. ** Egitto. Jihadisti egiziani accusati di coinvolgimento nella strage dei copti trucidati in Libia - La giustizia egiziana ha accusato alcuni connazionali ritenuti in contatto con i jihadisti dell'auto-proclamato Stato Islamico (Daesh) di essere coinvolti nella strage di 21 egiziani copti trucidati in territorio libico nell'inverno 2015. Gli accusati fanno parte di un gruppo di 20 egiziani già sotto processo con l'imputazione di aver operato per creare una “cellula” terrorista egiziana affiliata al Daesh nel governatorato di Matruh, e di esser passati nei campi d'addestramento militare gestiti dai jihadisti in Libia. L'aggiunta della nuova accusa appare significativa per la motivazione che il Pubblico Ministero ipotizza all'origine dell'orrendo eccidio perpetrato su una spiaggia libica: i 21 cristiani copti – sl legge nella motivazione dell'accusa, riportata dalla stampa egiziana – sarebbero stati trucidati “per indurre l'esercito a intervenire militarmente” nel conflitto contro le milizie jihadiste affiliate a Daesh che controllavano parte del territorio libico. In effetti, all'alba del 16 gennaio 2015, a poche ore dalla diffusione online del macabro video dell'esecuizone dei 21 copti, aerei dell'esercito egiziano avevano attaccato e bombardato postazioni dei jihadisti in Libia, soprattutto nell'area di Derna. “La vendetta per il sangue degli egiziani – era scritto in un comunicato diffuso delle forze armate egiziane in merito ai raid compiuti in territorio libico - è un diritto assoluto e sarà applicato”. L'Egitto pertanto, rivendica il diritto di difendere la propria sicurezza e stabilità dagli atti criminali compiuti da “elementi e formazioni terroriste all'interno e all'esterno del Paese”. ** Siria. Mosca annuncia la liberazione di Aleppo est - La zona orientale di Aleppo, dove vivono più di 90mila persone, da mezzogiorno di oggi è stata completamente ripulita dai terroristi e liberata, riporta il Centro russo per la riconciliazione delle parti in conflitto in Siria. "Oggi 29 novembre è stata completamente liberata la parte della città controllata dai terroristi, dove risiedono più di 90mila abitanti di Aleppo (circa 310.000 abitazioni). Tutti i civili ricevono un pasto caldo, e se necessario assistenza medica. Dal Centro russo per la riconciliazione sono state consegnate decine di tonnellate di cibo e medicine. Inoltre sono state installate 150 cucine da campo" — si afferma nel rapporto. Come rilevato, negli ultimi giorni nelle zone controllate dai terroristi hanno deposto le armi 507 ribelli. Secondo il Centro, conformemente alla decisione del presidente Assad, 484 ribelli siriani sono stati immediatamente amnistiati. Il Santo del giornoSant' Andrea, Apostolo - All’apostolo Andrea spetta il titolo di 'Primo chiamato'. Ed è commovente il fatto che, nel Vangelo, sia perfino annotata l’ora («le quattro del pomeriggio») del suo primo incontro e primo appuntamento con Gesù. Fu poi Andrea a comunicare al fratello Pietro la scoperta del Messia e a condurlo in fretta da Lui. La sua presenza è sottolineata in modo particolare nell’episodio della moltiplicazione dei pani. Sappiamo inoltre che, proprio ad Andrea, si rivolsero dei greci che volevano conoscere Gesù, ed egli li condusse al Divino Maestro. Su di lui non abbiamo altre notizie certe, anche se, nei secoli successivi, vennero divulgati degli Atti che lo riguardano, ma che hanno scarsa attendibilità. Secondo gli antichi scrittori cristiani, l’apostolo Andrea avrebbe evangelizzato l’Asia minore e le regioni lungo il mar Nero, giungendo fino al Volga. È perciò onorato come patrono in Romania, Ucraina e Russia. Commovente è la 'passione' – anch’essa tardiva – che racconta la morte dell’apostolo, che sarebbe avvenuta a Patrasso, in Acaia: condannato al supplizio della croce, egli stesso avrebbe chiesto d’essere appeso a una croce particolare fatta ad X (croce che da allora porta il suo nome) e che evoca, nella sua stessa forma, l’iniziale greca del nome di Cristo. La Legenda aurea riferisce che Andrea andò incontro alla sua croce con questa splendida invocazione sulle labbra: «Salve Croce, santificata dal corpo di Gesù e impreziosita dalle gemme del suo sangue... Vengo a te pieno di sicurezza e di gioia, affinché tu riceva il discepolo di Colui che su di te è morto. Croce buona, a lungo desiderata, che le membra del Signore hanno rivestito di tanta bellezza! Da sempre io ti ho amata e ho desiderato di abbracciarti... Accoglimi e portami dal mio Maestro». "Virgolettato"Pedofilia: L'associazione Meter denuncia un vero e prorpio inferno: 82.04 video e 476.914 utenti che hanno scaricato il materiale - Un inferno dove i bambini innocenti sono abusati. Una mole di materiale impressionante: video e foto di bambini già nel tempo segnalati, altri apparirebbero di nuova produzione. Tutto trovato nel deep web, la rete nascosta della rete internet. E’ quello che si è presentato ai volontari dell’Osservatorio Mondiale contro la pedofilia e la pedopornografia di Meter onlus (associazione fondata da don Fortunato Di Noto) e impegnata da 25 anni nella lotta e nel contrasto alla pedopornografia e pedofilia. I numeri. N. 82.046 video, n. 476.914 utenti che hanno effettuato il download del materiale. Un vero e proprio mercato online, dove centinaia di migliaia di utenti che pagano con la cryptomoneta o bticoin ed entrano a far parte di un circuito ben florido e in costante aggiornamento: basti pensare che tra ieri e oggi sono stati caricati n. 1.046 video. Tutto in continuo movimento. Nel deep web quasi nessuno ne conosce la vera ed estesa dimensione: dove si traffica di tutto nell’anonimato. Un mondo parallelo di internet dove le reti darknet, tra le altre cose, rappresentano una vera e propria comunità criminale, con gerarchie, regole di contatto e scambio ben delineate. Impressiona la mole degli utenti che scaricano il materiale pedopornografico, dai neonati ai bambini con un età massima di 13 anni (età preferita dei pedofili o amanti dei bambini). Tra le vari segnalazioni vi sono i Forum che rimandano a numerosissimi links dove in particolare uno rimanda anche a dialoghi in lingua italiana. La dettagliata segnalazione è stata immediatamente inoltrata da Meter onlus alla Polizia Postale Italiana, al Compartimento Sud-Orietale di Catania per l’approfondimento investigativo: una collaborazione questa di Meter onlus e la Polizia Postale che ha portato significativi risultati per il contrasto al fenomeno che è sempre di più proiettato su scala globale e di cui non possiamo che sostenere e dare merito all’impegno profuso. Il materiale degli abusi. In linea generale è già materiale che gira da diversi tempo in rete, ma ci si rende conto come la produzione è sempre in costante aggiornamento e impressiona l’offerta video e fotografica dei neonati, sempre più presente e divulgata. Il materiale pedopornografica, è un problema che richiama diversi aspetti: l’abuso già avvenuto e ripetuto online, la divulgazione e lo scambio di centinaia di migliaia di utenti e quindi pedofili, la strutturazione alla commercializzazione con guadagni e business incontrollabile. Tutto a danno delle vittime innocenti: centinaia e centinaia di migliaia di vittime in tutto mondo. Scarsa percezione della tragedia degli abusi sui bambini. “Noi siamo più che certi della scarsa percezione della tragedia sugli abusi sessuali sui bambini – dichiara don Fortunato Di Noto. La pedopornografia e la pedofilia sono un crimine efferato con ricadute sociali enormi. La diffusione del materiale e la sistematica raccolta su siti dedicati, sia nel deep web che nella rete online ordinaria – continua don Di Noto - dimostrano e rappresentano la crescente richiesta di soggetti che ripresentano la violenza sessuale già subita dai bambini, per non parlare di quelli che la compiono e la ostentano. Un fenomeno criminale globale si combatte globalmente con la collaborazione di tutti”. Dicono di noi - L'angolo del Lettore
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