Buon venerdì, Visitatore! Preghiera - "Signore buono e misericordioso, ridesta la tua potenza e vieni: nei pericoli che ci minacciano a causa dei nostri peccati la tua protezione ci liberi, il tuo soccorso ci salvi". Dal Vangelo di San Matteo - In quel tempo, mentre Gesù si allontanava, due ciechi lo seguirono gridando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi!». Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro: «Credete che io possa fare questo?». Gli risposero: «Sì, o Signore!». Allora toccò loro gli occhi e disse: «Avvenga per voi secondo la vostra fede». E si aprirono loro gli occhi. Quindi Gesù li ammonì dicendo: «Badate che nessuno lo sappia!». Ma essi, appena usciti, ne diffusero la notizia in tutta quella regione (Mt 9,27-31). Commento al Vangelo di oggi - Il Signore ascolta le urla dei due ciechi che lo seguivano. È un grido che viene dal profondo, come accade per chi non può vedere la forma delle cose, quindi la bellezza e la verità celata in esse. L'inusuale richiesta di aiuto, parla per loro quando si sono accostati a Gesù. Si può urlare per ricevere pietà, se si è mossi da un bisogno incontenibile, da un desiderio insaziabile, solo quando ci si imbatte in Qualcuno che può compiere il miracolo. Gesù esaudisce la domanda di fede. Apre gli occhi ai due. Sorgono spontanee alcune domande: perché normalmente la fede non ha la forza di questo urlo? Perché si stempera nella dimenticanza annoiata? Perché si affievolisce nella prova come un lucignolo fumigante? Forse perché il cuore si chiude, e non anela più a quella Luce che rischiara le tenebre, rendendo il credente capace di abbandonarsi totalmente nelle mani di Dio! Riflettiamo! Quello che i media non dicono** Iraq. L'esercito iracheno coinvolge le milizie confessionali nella protezione delle aree sottratte ai jihadisti dello Stato Islamico - Le zone della Piana di Ninive, liberate dal controllo dei jihadisti dello Stato Islamico (Daesh) a opera dell'esercito nazionale iracheno, vengono sottoposte a un sistema di sicurezza e auto-difesa che prevede anche il convolgimento delle Unità di protezione armata organizzate su base confessionale, compresi i gruppi composti da cristiani siri e assiri. Lo ha confermato mercoledì 30 novembre il generale Riad Jalal Tawfiq, comandante delle forze di terra dell'esercito iracheno impegnate nella riconquista di Mosul. Durante una conferenza stampa, il generale iracheno ha riferito che le unità di protezione locale costituitesi su base tribale confessionale (compresi i turkmeni, i cristiani e i membri della minoranza etnico-religiosa Shabak) avranno un ruolo di primo piano anche nella gestione dell'accoglienza e della fornitura di cibo e beni di prima necessità ai profughi che faranno ritorno alle proprie case, nelle aree sottratte al controllo dei miliziani del Daesh. ** Marche: la terra trema, la fede resta salda - A un mese dalle ultime forti scosse, viaggio in una comunità di fedeli di Tolentino, dove forte è la sete di spiritualità malgrado la paura e le chiese lesionate. L’Arciconfraternita del Sacratissimo Cuore di Gesù ha le spalle larghe. Nata nel 1805 e radicata ancora oggi a Tolentino, nelle Marche, per promuovere la devozione verso il Sacro Cuore, l’Eucarestia e la Passione, è abituata a far fronte alle difficoltà. Dopo appena tre anni, nel 1808, fu oggetto delle soppressioni napoleoniche e fu costretta a cessare la sua opera. Ciò a cui non rinunciarono i confratelli, tuttavia, fu una fervente fede. A spronarli affinché confidassero in Dio e nella protezione di Maria Santissima, malgrado i tempi tragici, fu il loro fondatore San Vincenzo Maria Strambi, vescovo di Macerata e Tolentino. Saldi in Dio e nei sacramenti, resistettero all’ondata di livore anti-cattolico proveniente dalla Francia e nel 1815 uno scritto del vescovo Strambi ripristinò l’Arciconfraternita. La quale chiese e ottenne da papa Gregorio XVI che le fosse assegnata la chiesa di San Benedetto da Norcia, abbandonata dai monaci dopo la soppressione. Fu in questo edificio, intitolato al Sacro Cuore e a San Benedetto, che ripresero le attività dei confratelli di penitenza, carità e pietà popolare. Negli anni non mancarono però altre prove. Il terremoto dell’Umbria del 1997 lesionò l’edificio, così i confratelli non esitarono a metter mano al portafogli per finanziare la ristrutturazione. Generosità e forza di volontà sono rimaste intatte anche dopo queste nuove terribili scosse che hanno colpito il Centro Italia. Dopo il sisma del 24 agosto i confratelli hanno ospitato le celebrazioni – in primis l’Adorazione Eucaristica – di due comunità parrocchiali che avevano la chiesa inagibile. La terra è poi tornata a tremare ad ottobre. Due scosse il 26 e in particolare una del 30 ottobre hanno provocato lesioni all’interno nonché sulla facciata della chiesa e hanno fatto cadere e frantumare la lapide ottocentesca inneggiante le grazie che il Sacro Cuore di Gesù concede ai fedeli. Fedeli che ora si riuniscono per celebrare, essendo inagibili tutte le chiese del centro storico di Tolentino, nell’oratorio parrocchiale della chiesa del Sacro Cuore oppure in alcune chiese di Civitanova Marche, lungo la costa marchigiana (di Federico Cenci. Se vuoi approfondire la lettura dell'articolo, clicca qui). ** Siria. L'Occidente non intende rinunciare alla agognata preda e discredita il governo siriano - (Dal Diario di Pierre Le Corf) - "Cari media, governi, fiancheggiatori etc.: una parte importante della zona orientale di Aleppo è stata liberata, e migliaia di civili sono riusciti a rifugiarsi qui, nella zona ovest. Credetemi, hanno molto da raccontare sugli anni trascorsi con i vostri ‘’ribelli moderati’’. Ora, è giunto il tempo di scommettere sulla vita e di cessare le strumentalizzazioni. Ora o mai più, poiché il giorno in cui sarà tornata la pace - e tornerà malgrado tutto il vostro accanimento e il vostro denaro - quel giorno voi porterete il marchio indelebile di chi ha ucciso e ha permesso alla morte di falcidiare esistenze prolungando il conflitto, sostenendo e permettendo a dei terroristi di riarmarsi, estendendo i combattimenti, aumentandone la violenza e mantenendo dei civili in ostaggio o utilizzandoli come strumento di propaganda, facendo pressione sull’opinione pubblica sfruttandone l’ignoranza, e creando un circolo vizioso di cause ed effetti. Voi avete concorso alla distruzione di un Paese e di intere generazioni. Voi avete cancellato un patrimonio di storia e vestigia millenarie. Accendendo o gettando olio nel fuoco, per profitto o inettitudine, avete condannato tante vite, e di alcune molti di noi hanno ancora il sangue indurito nei vestiti. I civili continuano a fuggire ed hanno tante storie da raccontare, come quelle di coloro che sono fuggiti nel corso di questi ultimi anni, e che io ho condiviso in questi mesi. Parlano di jihadismo, di imprigionamenti, di torture, di rapine, di schiavitù, di racket, di decapitazioni, e non vado oltre... Mi direte che tutti i libri di storia e di geografia sono stati scritti col sangue, ma le nostre testimonianze non vi permetteranno di scrivere questa storia alla vostra maniera. Il Santo del giornoSanta Bibiana (Viviana), Martire - Non abbiamo notizie precise riguardo la vita di questa santa, alla quale papa Simplicio, nel V secolo, dedicò una chiesa sull'Esquilino. Eppure il culto di Bibiana è stato assai vivace, forse anche grazie al suo nome, che ha la stessa origine del nome di Viviana: un nome, nell'etimologia popolare, legato al verbo «vivere», e quindi sinonimo di vitalità, vivacità, e augurio di spirituale sopravvivenza. Secondo la «Passio Bibianae», questa santa sarebbe una delle vittime della persecuzione anticristiana dell'imperatore Giuliano l'Apostata (361 - 363), un devoto pagano che ostacolò la fede cristiana nonostante la libertà di culto proclamata grazie a Costantino nel 313. Secondo questa Passio, priva di valore storico, il governatore Apronio avrebbe mandato a morte i coniugi Fausto e Dafrosa, per impadronirsi dei loro beni. Poi volle costringere all'apostasia le loro figlie: Demetria e Bibiana. La prima sarebbe morta sotto tortura, mentre Bibiana, salda nella propria fede, dopo aver subito ogni tipo di angheria fu legata alla colonna e flagellata a morte. La chiesa sull'Esquilino sorgerebbe sulla tomba della martire. "Virgolettato"** “Custodite la mia fede nuziale”: la toccante richiesta di un calciatore sopravvissuto al disastro aereo. Nell'incidente aereo, ha provocato la morte della squadra Chapecoense. Fiori e lacrime, omaggio allo stadio di Medellin - Migliaia di persone hanno reso omaggio nello stadio 'Atanasio Girardot' di Medellin alle 71 persone che hanno perso la vita nella sciagura aerea vicino alla città colombiana, molti dei quali giocatori, dirigenti e simpatizzanti della squadra brasiliana Chapecoense. "Forza Chape" è stato l'urlo che ha fatto vibrare lo stadio, dove all'inizio della cerimonia sono stati liberati 71 piccioni proprio quale omaggio alle persone a bordo del volo della compagnia aerea Lamia. L’ala sinistra del Chapecoense, Alan Ruschel, uno dei cinque sopravvissuti alla caduta dell’aereo che portava la squadra a Medellín (Colombia), al suo arrivo in stato di choc nell’ospedale della città colombiana di La Ceja, la più vicina al luogo dell’incidente, chiedeva insistentemente della famiglia. Prima di entrare in sala operatoria, Alan ha rivolto una richiesta toccante all’équipe dell’ospedale: che custodisse con cura la sua fede nuziale. Un altro dei giocatori, morto nell’incidente aveva appena saputo che sarebbe diventato papà. Thiaguinho, di appena 22 anni, giocava nella squadra dal maggio di quest’anno. La famiglia dell’atleta ha diffuso un video, girato dai suoi compagni di squadra, che mostra il momento in cui il giocatore scopre la grande novità. Nelle immagini, risalenti alla settimana scorsa, il calciatore riceve un pacco regalo inviato dalla moglie. All’inizio pensa che si tratti di uno scherzo dei colleghi. Incoraggiato a leggere il biglietto che accompagnava il pacco, esulta capendo che diventerà padre. La moglie di Thiaguinho è al secondo mese di gestazione. Dicono di noi - L'angolo del LettoreB.PL.: "grazie di cuore carissimo Don Salvatore per il tuo impegno costante e appassionato. Grazie per avermi inserito nella mailing list. Il Signore ti benedica! Con fraterno affetto". I.E.: "grazie mille don!"; F.F.: "grazie mille. Dio ti benedica sempre!". Questo spazio è riservato ai vostri commenti! 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