Buon inizio di settimana, Visitatore! Preghiera - "Signore, fammi conoscere, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi, perché sei tu il Dio della mia salvezza". Amen! Dal Vangelo di San Matteo - In quel tempo, Gesù entrò nel tempio e, mentre insegnava, gli si avvicinarono i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo e dissero: «Con quale autorità fai queste cose? E chi ti ha dato questa autorità?». Gesù rispose loro: «Anch’io vi farò una sola domanda. Se mi rispondete, anch’io vi dirò con quale autorità faccio questo. Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?». Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”, ci risponderà: “Perché allora non gli avete creduto?”. Se diciamo: “Dagli uomini”, abbiamo paura della folla, perché tutti considerano Giovanni un profeta». Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo». Allora anch’egli disse loro: «Neanch’io vi dico con quale autorità faccio queste cose» (Mt 21,23-27). Commento al Vangelo di oggi - Dalla lettura evangelica odierna, possiamo tradurre così la domanda del Maestro ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo:il "nuovo" modo di predicare la fede da parte di Giovanni, viene da Dio oppure è un moto delle sue oscure fantasie, e quindi idolatria ed empietà? I dotti, interpellati dal Signore, non sanno rispondere. Essi sono schiavi del peccato. Si trovano chiusi in un vortice senza via di uscita. Quando i custodi della verità di Dio, si trasformano in propagandisti della falsità di satana, è la fine della vera religione. Nel momento in cui un presbitero, un vescovo, un cristiano, non distingue più l'opera di Dio da quella degli uomini, è segno inequivocabile che il suo cuore è posseduto dal male. Al contrario, quando percorre la via del bene, rimanendo aggrappato all'insegnamento del Vangelo, si manifestano le meraviglie del regno, che tutti siamo chiamati a costruire tenendo fisso lo sguardo su Gesù Cristo! Quello che i media non dicono** Egitto. Attacco terrorista vicino alla cattedrale copta del Cairo. Almeno 25 morti e decine di feriti - Ieri mattina, una bomba è scoppiata nelle vicinanze della cattedrale copta della capitale egiziana, facendo morire almeno 25 persone e ferendone altre 50. L’ordigno è esploso nella piccola cappella di san Pietro, adiacente alla cattedrale di san Marco, sede del patriarca copto Tawadros II, che al momento si trova in Grecia per un viaggio pastorale. Durante la messa i fedeli hanno udito l’esplosione e visto volare brandelli di corpi e sangue provenienti dal lato delle donne, che in genere trovano posto nella zona di destra della chiesa. Il ministro degli interni Magdi Abdel-Ghaffar ha visitato il luogo, segnato da macerie, vetrate e finestre distrutte, sangue e brandelli di abiti ovunque. L’Egitto subisce da tempo attentati terroristi. Nel Sinai si susseguono uccisioni contro le forze dell’ordine, ma anche contro civili e fedeli cristiani ad opera di gruppi legati allo Stato islamico. La comunità cristiana (il 10% della popolazione in maggioranza musulmana). Quello di stamane è uno degli attentati più gravi contro la comunità cristiana copta. ** L'Unione Europea, promette soldi ad Assad, purché lasci un po' di Siria ai ribelli - Mentre Aleppo viene liberata e ripulita dai terroristi preferiti dall'Occidente, l'UE -secondo il britannico Times-, sta per avanzare una proposta al presidente Assad: aiuti finanziari "considerevoli" per la ricostruzione, in cambio di una "autonomia" locale concessa alla "opposizione" armata in certe provincie. Secondo l'autorevole rotocalco, l'idea sarebbe stata ventilata dalla "capo della diplomazia europea" Federica Mogherini durante la sua riunione con la "opposizione siriana" due settimane fa. Ormai gli oligarchi europei hanno cessato di ripetere il mantra dettato da Obama, ma contano di consentire la sopravvivenza dei "ribelli", ossia della guerra civile, pagando gli stessi con contributi considerevoli. Secondo un rapporto UE, oltre 1700 dei jihadisti sperimentati in guerra sarebbero tornati in Europa. La proposta di rimediare coi soldi al fallimento della politica di Obama-Hollande-Saud, che ha devastato la Siria per cinque anni, ricalca in grande quella avanzata pochi giorni prima dall'inviato Onu De Mistura, che ha pregato Damasco di lasciare Aleppo Est sotto l'amministrazione della ‘opposizione' takfira. Certo il governo siriano, avrà bisogno di miliardi per la ricostruzione delle devastazioni; ma nella Shanghai Cooperation Organization, c'è un paese chiamato Cina, che ha tutti i miliardi che servono, la voglia di investirli, e (come in Africa) senza subordinare il finanziamento a condizioni moralistiche, rispetto dei "diritti umani" o "democrazia". L'effetto sarà di mandare ancor più saldamente Damasco al blocco ‘russo-asiatico'. ** Washington e Londra: contratti miliardari per armi a sauditi, Qatar ed Emirati - Il governo statunitense ha approvato una serie di contratti finalizzati alla vendita di armi e materiale militare (fra cui aerei, elicotteri e missili) a quattro nazioni [alleate] del mondo arabo. Il via libera, annunciato dal Dipartimento di Stato Usa, costituisce una boccata d’ossigeno per molti colossi dell’industria bellica americana e numerose aziende, fra cui la Boeing, specializzate in equipaggiamenti militari. Il contratto più importante riguarda la vendita all’Arabia Saudita di 48 elicotteri da trasporto CH-47F Chinook, per un valore complessivo di 3,51 miliardi di dollari. A beneficiare dell’accordo sono la Boeing e la Honeywell Aerospace. A seguire, il contratto di circa 3,5 miliardi di dollari per la fornitura di 27 elicotteri da combattimento AH-64E Apache agli Emirati Arabi Uniti. I mezzi militari sono realizzati grazie alla partnership fra Boeing e Lockheed Martin. Infine, il Qatar ha ordinato otto mezzi da trasporto C-17 e componenti di ricambio. In questo caso il volume di affari è di 781 milioni di dollari. Sulla questione, diversa, invece, è la posizione di attivisti e associazioni pro diritti umani che contestano la fornitura di armi e mezzi ad Arabia Saudita ed Emirati, che sono ritenuti i principali fornitori dei terroristi e dello stato islamico. Sono due Paesi, ricordano i critici, che hanno avviato una disastrosa campagna militare in Yemen, che ha provocato migliaia di vittime fra i civili. Del resto il Medio oriente -con i suoi numerosi conflitti-, si è trasformato in una vera e propria “Mecca delle importazioni di armi”; un mercato che fa gola a molti produttori e governi occidentali, come Gran Bretagna e Francia, e che alimenta il bagno di sangue nella regione (fonte: asianews). Il Santo del giornoBeata Maria Vergine di Guadalupe - L'apparizione, il 9 dicembre 1531, della "Morenita" all'indio Juan Diego, a Guadalupe, in Messico, è un evento che ha lasciato un solco profondo nella religiosità e nella cultura messicana. L'evento guadalupano fu un caso di “inculturazione” miracolosa: meditare su questo evento significa oggi porsi alla scuola di Maria, maestra di umanità e di fede, annunciatrice e serva della Parola, che deve risplendere in tutto il suo fulgore, come l'immagine misteriosa sulla tilma del veggente messicano, che la Chiesa ha di recente proclamato santo. "Virgolettato"** Chiese svizzere: nessuno ha il diritto di decidere sulla vita nascente - “La protezione della dignità umana non ha nulla a che vedere con libertà di disporre di se stessi: al contrario, essa precede sempre l’autodeterminazione. L’essere umano non può garantire da sé la propria dignità, è dunque sempre la dignità altrui che occorre proteggere”. È quanto affermano le Chiese svizzere in una dichiarazione congiunta, in occasione della Giornata mondiale dei diritti umani. “Il motivo per cui l’esigenza etica dell’indisponibilità della dignità umana è generalmente rifiutata è che essa costituisce un ostacolo al progresso scientifico e tecnico e all’attività economica”. Ma “questo potere discrezionale ha un prezzo che viene pagato dalle persone che non possono disporre della propria vita perché non hanno né potere politico, né possibilità economiche”. Ed è così che “una parte dell’umanità può arrogarsi il diritto di decidere della vita altrui: i sazi decidono la sorte degli affamati, i potenti quella dei deboli, i vivi quella di chi non è ancora nato. Forse –si osserva-, in un futuro non tanto lontano anche le persone anziane dovranno giustificare la loro pretesa di vivere nella nostra società godendo dello stesso rispetto e degli stessi diritti di chi conduce una vita produttiva”. Per questo, secondo le Chiese cristiane elvetiche, occorre rivedere radicalmente questa visione: “La disponibilità della dignità umana eretta a dogma nega a quest’ultima il posto che le spetta nel mondo, perché la dignità pertiene proprio a ciò che deve sempre restare fuori dalla portata dell’uomo. Essa non si costruisce: non può che essere riconosciuta come tale”, conclude il messaggio ( a cura di Lisa Zengarini). Dicono di noi - L'angolo del Lettore
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