Buon martedì, Visitatore! Preghiera - "Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato, egli salva gli spiriti affranti. Il Signore riscatta la vita dei suoi servi; non sarà condannato chi in lui si rifugia" Amen! Dal Vangelo di San Matteo - In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli» (Mt 21,28-32). Commento al Vangelo di oggi - Gesù vuol farsi capire dalla gente e dai capi del popolo, ricorrendo agli esempi che sono più efficaci. Per denunciare l'ostilità con cui i sacerdoti e gli anziani hanno accolto la predicazione di Giovanni, utilizza la parabola dei due fratelli. Uno tutto ossequioso verso il padre, che non fa corrispondere l'azione, alle parole. L'altro, più insubordinato, allo stesso invito, risponde apertamente: non ne ho voglia - ma poi, si pente, e va-. Il Maestro, con il racconto appena citato, esplicita l'insegnamento che voleva dare agli ascoltatori: è venuto Giovanni nella via della giustizia e non gli hanno creduto, a differenza dei pubblicani e delle prostitute. Nel servizio al Vangelo, non bastano le buone intenzioni; occorre fedeltà pratica, perché l'amor di Dio non consiste nel dire, "Signore, Signore", ma nel fare la sua volontà. Il Cristo, ci liberi da una religiosità superficiale, priva di fatti concreti. Quello che i media non dicono** Nigeria: per Natale la Chiesa teme nuovi attacchi di Boko Haram - “Si teme che questo attentato possa segnare l’inizio di una serie di attacchi di Boko Haram in coincidenza con il Natale” afferma padre Gideon Obasogie, direttore delle Comunicazioni Sociali della diocesi di Maiduguri, la capitale dello Stato nigeriano di Borno, dove ieri, almeno una persona è morta e altre sono rimaste ferite in un duplice attentato suicida commesso da due bambine nel mercato principale della città. Attacchi di questo genere sembrano essere una rappresaglia di Boko Haram per la riconquista da parte dell’esercito nigeriano delle aree del nord della Nigeria che erano sotto il controllo della setta islamista. E sono anche un modo per incoraggiare i propri membri a non arrendersi, dimostrando che sono ancora in grado di colpire in una grande città come la nostra” dice padre Gideon. “La popolazione di Maiduguri è diventata molto più prudente e cerca di evitare il mercato principale, facendo gli acquisti nei negozi più piccoli, proprio per evitare un’area di solito molto affollata e facile obiettivo degli attentati. In genere si cerca di evitare le aree affollate perché si teme che Boko Haram abbia adottato la strategia degli attacchi indiscriminati contro i civili per dimostrare che è ancora vivo e vegeto, nonostante i colpi subiti” conclude il sacerdote. ** Turchia. Attentato a Istanbul: le autorità turche arrestano oltre 100 membri del partito filo-curdo - Le autorità turche hanno arrestato più di 100 persone appartenenti al principale partito filo-curdo del Paese, in risposta al doppio attentato del 10 dicembre scorso in cui sono morte 38 persone. È quanto riferisce l’agenzia filo-governativa Anadolu, secondo cui fra le persone fermate vi sono rappresentati del Partito Democratico dei Popoli (Hdp) provenienti da tutta la Turchia. Fra questi il capo della sezione di Istanbul dell’Hdp, Aysel Guzel, e l’omologo di Ankara Ibrahim, Binici. Gli arresti a tappeto operati in queste ore sono una prima, durissima risposta del governo e della magistratura turca contro i curdi in seguito all’attacco avvenuto due sere fa nel cuore di Istanbul. Nella "caccia contro i curdi" non si fa differenza fra gruppi terroristi e pacifici cittadini. Il gesto, rivendicato dai Falconi della libertà del Kurdistan (Tak), fazione scissionista del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk, al bando in Turchia) ha ucciso 38 persone fra cui 30 poliziotti, obiettivo dell’attacco e ferito oltre 150 persone. Le autorità turche hanno osservato una giornata di lutto nazionale e ha celebrato i primi funerali delle vittime. Migliaia di persone si sono radunate nei pressi dello stadio per manifestare contro l’attentato, sul quale Ankara ha imposto una censura, impedendo ai media e ai social network di diffondere o rilanciare le immagini. Il presidente Recep Tayyip Erdogan, che ha presieduto una riunione del consiglio di sicurezza, definisce l’attentato “la manifestazione più odiosa del terrorismo”. Speciale Siria** Siria. Lo stato islamico riconquista la città antica di Palmira - In un notevole colpo di stato, Daesh è riuscito a occupare nuovamente la leggendaria città di Palmyra. Tra i 4000 e i 5000 terroristi si sono riversati su Palmyra da diversi fianchi, spingendo l'esercito siriano a ritirarsi su posizioni più difendibili a ovest della città antica. Di fronte ai numeri schiaccianti di Daesh e a una minaccia imminente di accerchiamento, le forze siriane si sono trovate costrette a riorganizzarsi nella periferia occidentale della città. Lo stato islamico, ha inoltre occupato l'aeroporto cittadino, il giacimento di gas di Hayyan, il villaggio di Al-Dawa e la zona di Al-Bayarat, nelle ultime 48 ore. Palmyra era stata liberata dall'esercito siriano a fine marzo e al momento vi stazionavano circa 1000 militari. Le forze siriane hanno reso noto in serata che l'80% della popolazione è stata fatta evacuare dalla città, mentre il destino degli altri risulta ignoto e si teme possano venire utilizzati come scudi umani. Secondo gli esperti, la decisione di rioccuparla è finalizzata ad allentare la presa delle forze siriane su Aleppo e aiutare il morale delle bande takfire in difficoltà. La scelta di Palmira è stata fatta per due motivi: "E' un crocevia di strade che portano a varie regioni della Siria, e nella regione di Palmyra sono presenti diversi giacimenti di petrolio.", ha dichiarato Boris Dolgov, ricercatore capo presso l'Istituto di Studi Orientali RAN, a RIa Novosti. ** Il Santo Padre scrive al Presidente della Siria: proteggere i civili, rispettare il diritto - Porre fine alle violenze, risolvere pacificamente le ostilità. Questo il senso dell'appello rivolto dal Papa al presidente siriano Bashar al-Assad. Francesco, che ha inviato la missiva, tramite il neo cardinale Mario Zenari, nunzio apostolico nel paese mediorientale, ha condannato ogni forma di estremismo e terrorismo "da qualsiasi parte esse possano venire" ed ha fatto appello ad Assad affinché "sia pienamente rispettato il diritto umanitario internazionale in merito alla protezione dei civili e l’accesso all’aiuto umanitario". L’agenzia governativa siriana Sana aveva pubblicato alcuni estratti del testo, sottolineando "la condanna del Vaticano per ogni forma di estremismo e terrorismo". L'agenzia ha inoltre affermato che Assad, ha riferito che "lo Stato e il popolo siriani sono risoluti nel ripristinare la sicurezza e la stabilità ed è intenzionata a continuare sulla strada delle riforme, perché questa è la via migliore per realizzare questo obiettivo (di ripristinare la sicurezza e la stabilità)". Domenica scorsa, durante la preghiera dell'Angelus, Papa Francesco era tornato a chiedere la pace per la Siria e l’impegno di tutti per proteggere la popolazione di Aleppo: "purtroppo ci siamo ormai abituati alla guerra", aveva rilevato con amarezza il Papa. La guerra infatti, "è un cumulo di soprusi e di falsità. Faccio appello all’impegno di tutti, perché si faccia una scelta di civiltà: no alla distruzione, sì alla pace, sì alla gente di Aleppo e della Siria". Il Santo del giornoSanta Lucia, vergine e martire - La vergine e martire Lucia è una delle figure più care alla devozione cristiana. Come ricorda il Messale Romano è una delle sette donne menzionate nel Canone Romano. Vissuta a Siracusa, sarebbe morta martire sotto la persecuzione di Diocleziano (intorno all'anno 304). Gli atti del suo martirio raccontano di torture atroci inflittele dal prefetto Pascasio, che non voleva piegarsi ai segni straordinari che attraverso di lei Dio stava mostrando. Proprio nelle catacombe di Siracusa, le più estese al mondo dopo quelle di Roma, è stata ritrovata un'epigrafe marmorea del IV secolo che è la testimonianza più antica del culto di Lucia. Una devozione diffusasi molto rapidamente: già nel 384 sant'Orso le dedicava una chiesa a Ravenna, papa Onorio I poco dopo un'altra a Roma. Oggi in tutto il mondo si trovano reliquie di Lucia e opere d'arte a lei ispirate. "Virgolettato"** Italia. Nasce il governo Gentiloni, 12 i ministri confermati su 18 - Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e i ministri hanno giurato nelle mani del Capo dello Stato Sergio Mattarella pronunciando la formula di rito nel salone delle feste. L'esecutivo è ora nella pienezza dei poteri.Domani mattina, la presentazione in Parlamento, prima alla Camera e poi al Senato, per la fiducia che sarà votata entro mercoledì per consentire al neo premier di rappresentare l'Italia al Consiglio europeo di giovedì a Bruxelles. Dodici le conferme rispetto al governo Renzi. La principale novità è il passaggio di Angelino Alfano dal Viminale alla Farnesina, mentre il nuovo ministro dell'Interno è Marco Minniti. Solo tre i volti del tutto nuovi rispetto alla compagine di Renzi. tante le critiche giunte dal web sul nuovo esecutivo, nato dopo la bocciatura governativa al referendum costituzionale. Con Gentiloni non ci saranno elezioni né governissimo, quindi nulla di ciò che voleva Renzi, che subirebbe una seconda sconfitta. Avremmo un governo nel pieno delle sue funzioni, che arriverebbe a fine legislatura. Avremmo finalmente disinnescato il countdown sulla decisione ovvia della Consulta su quell'italicum che dal 5 dicembre è di fatto una cariatide mai applicata che non potrà non essere giudicato incostituzionale dalla Corte - che non scrive leggi elettorali a cui la politica deve conformarsi ma deve esprimere rilievi di costituzionalità su una legge - per ragioni di buonsenso e opportunità, visto che la ratio di quel sistema elettorale si inseriva dentro un meccanismo di riforma delle istituzioni bocciato dal referendum costituzionale. Per non citare tutte le dovute precauzioni nei confronti di un nuovo ministro all'istruzione, che sicuramente darà dura battaglia agli oppositori della teoria gender, che ha come obiettivo la fondazione di una nuova antropologia, basta non sul benessere del cittadino, ma sul profitto che esso può produrre nel sostenere il politicamente corretto. Da tutto ciò non è semplice intravedere cambiamenti reali per la vita del paese. Chi vivrà, vedrà! Dicono di noi - L'angolo del Lettore
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