Buon venerdì, Visitatore! Preghiera - "Dio abbia pietà di noi e ci benedica, su di noi faccia splendere il suo volto; perché si conosca sulla terra la tua via, la tua salvezza fra tutte le genti". Amen! Dal Vangelo di San Giovanni - In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi alla sua luce. Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni: le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle stesse opere che io sto facendo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato» (Gv 5,33-36). Commento al Vangelo di oggi - Nel racconto evangelico odierno, incontriamo ancora una volta il personaggio Giovanni Battista, e la distinzione che Gesù stabilisce tra loro due. Anche qui, è incontestabile che il Signore esprime la grandezza e il carattere unico di quest’uomo e della sua testimonianza alla Verità. Ecco perché viene proposto il paragone tra Giovanni e la lampada. Il Precursore, è la lampada, che indica la Luce vera, quella che illumina ogni uomo. La voce che grida nel deserto, affascina, ed arriva ad attirare l'attenzione del popolo, per orientarla verso Cristo. Il Battista, brucia come fuoco divorante. E' questa la sorte dei discepoli! Lasciarsi consumare, affinché il Vangelo e il Regno del Signore, possano realizzarsi in pienezza. Quello che i media non dicono** Egitto: Imam al Azhar visita Patriarca Tawadros dopo strage in chiesa - Lo Sheikh Ahmed al Tayyib, Grande Imam di al Azhar, ha guidato la delegazione di alto livello del grande Centro teologico sunnita che ieri si è recata in visita alla sede del patriarcato copto ortodosso per portare le proprie condoglianze al Patriarca Tawadros II e a tutta la Chiesa copta, dopo ha strage compiuta domenica scorsa nella cappella di Boutroseya, annessa alla cattedrale copta di San Marco, che ha provocato la morte di almeno 26 persone. Il bersaglio degli attacchi terroristici, che “non fanno distinzione tra cristiani e musulmani” -ha rimarcato il leader sunnita- è “l'unità del popolo egiziano”, mentre le agenzie del terrore che insanguinano l'Egitto hanno le loro basi “all'estero” e il loro delirante disegno finisce per travolgere anche quelli –forze e gruppi di potere- che all'inizio avevano garantito loro coperture e complicità. Il Patriarca Tawadros, dal canto suo, ha fatto riferimento ai 14 secoli di convivenza tra cristiani e musulmani vissuti in Egitto, una lunga storia che li aiuta anche a a affrontare insieme anche le prove e le tribolazioni da sopportare per costruire la Patria comune. Intanto sono stati diffusi via internet messaggi dell'autoproclamato Stato Islamico (Daesh) che rivendicano la strage dei copti, esaltando il kamikaze Abu Abdullah per essersi fatto esplodere “tra i crociati, causando 80 tra morti e feriti". ** Indonesia. Processo per blasfemia al governatore cristiano. Il Nunzio Mons. Filipazzi: "ci sia armonia tra le fedi" - Il governatore di Giakarta, il cristiano di etnia cinese Basuki Tjahaja Purnama, è stato condotto in tribunale con l'accusa di blasfemia, per via di alcune dichiarazioni che hanno provocato sollevazioni popolari da parte delle opposizioni di fede musulmana. La seconda parte del processo si terrà il 20 dicembre. "A Giakarta -commenta Mons. Giudo Antonio Filipazzi- vi sono state due grandi manifestazioni promosse da gruppi islamici: la prima per mettere sotto accusa il governatore stesso, come poi è avvenuto, perché è stato incriminato; e la seconda per chiedere che, già in attesa del processo, egli venisse incarcerato. Il processo si è aperto il giorno 13, con una udienza in cui il governatore ha ribadito di non aver voluto assolutamente offendere l’islam e in cui ha ricordato i suoi legami con l’islam; ha anche pubblicamente pianto. Quindi è stato un momento anche molto emotivo. La prossima udienza si svolgerà il 20 dicembre, ma è difficile prevedere quanto durerà il processo, come si concluderà... Insomma, la fase è ancora tutta aperta e incerta. Certamente, stando qui a Giakarta, soprattutto nei giorni precedenti le manifestazioni di cui ho detto prima, si respirava un'aria di grande tensione, ma anche di un certo timore, perché la prima manifestazione aveva registrato – alla fine – anche degli scontri fra manifestanti e Forze di Polizia ed atti di violenza, che si temeva si potessero ripetere anche il 2 dicembre: cosa che non è avvenuta. Si può dire che in molti appartenenti alla popolazione islamica c’è un sentimento di ostilità verso il governatore; ma nelle minoranze non islamiche vi è il timore che ci possano essere contro di esse atti discriminatori o violenti. Sembra un po’ compromettersi quella atmosfera di armonia sociale e religiosa che si dice caratterizzi l’Indonesia. Sul prossimo Natale un po’ pesa questa ombra. (se vuoi leggere il testo completo dell'intervista, clicca qui). Speciale Siria** Siria. Aleppo. "Il crocifisso sfigurato ci mostra il dolore di Dio di fronte alla brutalità degli uomini" - "Il crocifisso è crivellato di colpi e mutilato, e tuttavia è restato sulla croce cinque anni, solidale con le nostre sofferenze e il nostro isolamento. È là, sfigurato come la nostra città, e ci mostra il dolore di Dio di fronte alla brutalità degli uomini». Sono parole dei Padri Gesuiti della Comunità di san Vartan di Aleppo (Siria). Sabato scorso, 10 dicembre, alle 17.45, quattro granate da obici hanno colpito la loro residenza. La messa quotidiana prevista per quell’ora – hanno affermato i religiosi – era stata provvidenzialmente celebrata in altro luogo di culto, e solo per questo è stata evitata una strage. I danni all’edificio sono stati tuttavia consistenti. I Gesuiti tuttavia non perdono la speranza: "Di fronte ad una catastrofe la gente pensa che Dio non avrebbe dovuto permetterla. Ma noi che conviviamo con la morte, evitabile se si lasciasse la città, vediamo che Dio c’è sempre. La sua Provvidenza allevia il male, nella misura permessa dalla libertà dell’uomo". ** Siria: iniziata l'evacuazione dei terroristi e familiari da Aleppo Est - Le operazioni per l’evacuazione di Aleppo est sono cominciate nella tarda mattinata di ieri, e un primo gruppo di persone ha lasciato la città ed è già arrivato nelle zone a ovest dell'omonima provincia. I primi ad essere portati in salvo sono stati i feriti. In azione anche il comitato internazionale della Croce Rossa e la Mezzaluna siriana. Secondo Damasco e Mosca, sono tra i quattromila e i cinquemila i terroristi e circa novemila i civili –in buona parte familiari dei miliziani-, che abbandoneranno questi quartieri. Per l’occasione è stato creato un corridoio umanitario di 21 chilometri che porta in alcune località controllate dai fantomatici ribelli nella provincia di Idlib. Contemporaneamente le forze governative siriane sono entrate con i bulldozer nei quartieri assediati per rimuovere i sacchi di sabbia e ripulire l'area. Si muove anche la diplomazia, il presidente del Consiglio europeo Tusk ha incontrato oggi il sindaco di Aleppo a Bruxelles. Russia, Turchia e Iran annunciano un summit sulla Siria il 27 dicembre a Mosca. Ma intanto il portavoce di Putin ha accusato gli Stati Uniti di non partecipare alla soluzione della crisi ad Aleppo. **Siria. Assad: "non faremo affari con aziende di Paesi che hanno supportato i terroristi" - Bashar Assad ha detto che il suo Paese non farà affari con aziende provenienti da Stati che hanno sostenuto i terroristi. Durante un'intervista rilasciata ai canali televisivi Rossiya-24 e NTV, ha spiegato che il processo di ripresa economica procederà più velocemente con il sostegno degli Stati amici: "ciò è molto utile per noi ma anche vantaggioso per le aziende straniere e lo dirò in maniera semplice e chiara: il popolo siriano non accetterà alcuna società che arriva dai Paesi i quali hanno tenuto una posizione anti-siriana, che si sono opposti all'integrità territoriale del nostro Paese o che hanno sostenuto i terroristi. La priorità in questo momento sarà data ai Paesi amici che hanno sostenuto direttamente la Siria — Russia, Cina, Iran e altri — o a quei Paesi che almeno non si oppongono a noi e che hanno preso una posizione neutrale sulla base di principi morali". Intanto "gli artificieri russi in tutto hanno sminato 307 edifici, di cui 37 d'interesse sociale. Sono inoltre stati controllati 30 chilometri di strade e sono stati disinnescati 2.742 ordigni esplosivi su una superficie di 17 ettari", ha dichiarato il capo della direzione operativa dello stato maggiore delle forze armate russe generale Viktor Poznikhir. Il Santo del giornoSant' Adelaide, imperatrice - Nata nel 931 da Rodolfo, re di Borgogna, e da Berta, figlia di Burcardo, duca di Svevia, Adelaide all'età di sei anni rimane orfana di padre e nel 947 sposa Lotario, re d'Italia. Rimasta vedova dopo soli tre anni di matrimonio, viene perseguitata e messa in prigione da Berengario II del Friuli, che si era impadronito del regno d'Italia, essendosi lei rifiutata di sposarne il figlio. Liberata da Ottone I, lo sposerà e ne avrà tre figli, tra cui il futuro Ottone II. Nel 962 papa Giovanni XII la incorona unitamente a suo marito Ottone I. Dopo la morte di questi esercita la tutela del minorenne Ottone III, suo nipote, reggendo l'impero. Attenta agli ultimi e agli indigenti, Adelaide è in stretti rapporti con il movimento di riforma di Cluny, specialmente con gli abati Maiolo e Odilone, il quale ne compone la «Vita». Costruisce chiese e monasteri, beneficando particolarmente i cenobi di Peterlingen, San Salvatore di Pavia e Selz. In quest'ultimo monastero benedettino, da lei fondato presso Strasburgo, Adelaide si ritira fino alla morte nel 999. Presto venerata come santa in Alsazia, viene canonizzata da Urbano II nel 1097. "Virgolettato"** Non più “ragazzi” e “ragazze”, nelle scuole britanniche gli studenti sono “cisgender” o “intersex” - Sotto alcuni aspetti, l’Italia è effettivamente un Paese arretrato. Mentre qui divampano le polemiche per la nomina a ministro dell’Istruzione di Valeria Fedeli, già relatrice di un ddl volto a introdurre nelle scuole l’educazione di genere “per eliminare stereotipi”, in Gran Bretagna si procede speditamente verso l’insegnamento di una liquidità sessuale. Inseguendo l’utopia destabilizzante dell’uniformità, infatti, il Governo britannico –attraverso l’ex ministro dell’Istruzione Nicky Morgan– ha finanziato e avviato un progetto pilota per istruire i bambini di scuola primaria ad abbandonare i pronomi e i sostantivi maschili e femminili a vantaggio di nuovi termini neutri. Per raggiungere questo obiettivo che si vuol presentare come pedagogico, verrà consegnato ad ogni studente di 120 istituti scolastici una sorta di “libretto rosso” dell’ideologia gender a cui attingere. Si tratta di un testo edito dalla “Jessica Kingsley Publishers” dal titolo: “Posso parlarti della diversità di genere?”. Scritto da una esponente del movimento lgbt finanziato dal contribuente britannico “Educate & Celebrate”, che ha sostenuto il progetto e si sta occupando della distribuzione, è il racconto di una 12enne immaginaria che decide di cambiare sesso (Se vuoi approfondire la lettura dell'articolo, clicca qui). Dicono di noi - L'angolo del Lettore
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