Il quotidiano "Il Tempo" (qui sotto la foto), pubblica l'intervista a don Salvatore Lazzara (anche se viene chiamato don Pasquale Lazzara) sulla situazione dei cristiani perseguitati in Siria, in riferimento al frame del volto di Gesù che si scorge nella chiesa di Maloula. Nell'articolo viene citato il sito allaquerciadimamre.it, e Paolo Coveri, il webmaster che ha segnalato il frame dove si può intravedere il volto del Signore.
Alcuni passaggi dell'articolo: alle 11.33 di ieri l'Agi batte la notizia di una singolare osservazione sul quel pezzo di muro sacro rimasto come l'Isis lo ha lasciato. Nuda pietra. Qualcuno ci ha visto un volto simile alla Sindone. "L'osservatore del frame è Paolo Coveri, un esperto di rete che ha collaborato ed è restato in contatto con don Pasquale (Salvatore) Lazzara, tra i fondatori e vice presidente del Coordinamento Nazionale per la Pace in Siria. Il sacerdote pubblica il frme sul suo sito "allaquerciadimamre.it" e lo correda con un lungo articolo sul significato dei segni per i cristiani (...).
"La presenza del Signore è Consolazione -ricorda don Lazzara_ i cristiani in Siria come in Iraq, sanno che se non cedono all'IS possono solo scappare o morire. Il martirio fa parte delle possibilità che spuntano con il sole ogni giorno. Il volto di Gesù che ricorda la Sindone, per chi lo vorrà vedere, è un segno che richiama la presenza di Dio. I perseguitati hanno pagato e pagano. La fedeltà al Vangelo non è più soltanto un dono o una scelta, ma l'unica speranza di questa vita. In attesa che con l'odio svaniscano anche le persecuzioni".