PREGHIERA11

Dopo la morte di Maometto nel 632, gli eserciti islamici sbaragliarono rapidamente prima l'impero persiano nel 637, poi logorarono l'impero bizantino con la conquista di Siria e Palestina (633-640), Egitto (639-646), Gerusalemme (638). La conquista dell'Africa del Nord avvenne dal 647 al 763. Nel 711 iniziò l'occupazione della Spagna protrattasi per ben otto secoli fino al 1492. Nel 718 gli islamici si spinsero in Francia occupando Narbona, Tolosa (721), Nimes e Carcassonne (725), prima di essere fermati a Poitiers (732). In Italia i primi attacchi islamici alla Sicilia iniziarono nel 652 e il controllo stabile sulla Sicilia è durato fino al 1061, mentre solo nel 1190 finisce la presenza islamica nell'isola. Le incursioni islamiche raggiunsero la Sardegna, Amalfi, Gaeta, Napoli e Salerno, il Monferrato, la Riviera Ligure. Nell'813 gli islamici distrussero l'odierna Civitavecchia, avanzarono verso Roma e saccheggiarono la Basilica di San Pietro e la Basilica di San Paolo per due volte (la seconda nell'864). A Bari fondarono un Emirato islamico durato 25 anni a partire dall'847. La Storia ci dice che dalla morte di Maometto nel 632 fino a quando i cristiani cominciarono a reagire organizzando le Crociate a partire dal 1.096, ovvero 464 anni, gli islamici avevano già occupato con le guerre e una lunga scia di sangue le sponde orientale e meridionale del Mediterraneo, la Spagna, la Sicilia e avevano per due volte saccheggiato la Basilica di San Pietro a Roma. Cosa insegna il Corano? Quali sono i punti fondamentali su cui si poggia la fede dei seguaci di Maometto? I pilasti dell’Islam sono 5:

1) LA FEDE- Non vi è alcun Dio al difuori di Dio e Muhammad è il suo Profeta. Questa dichiarazione di fede si chiama shahada, una semplice formula che tutti i fedeli pronunciano. In arabo la prima parte suona così La ilaha illa’Llah – non c’è altro Dio al di fuori diDio; ilaha (Dio) fa riferimento a qualsiasi cosa potremmo mettere al posto di Dio – benessere, potere e cose simili: Poi viene illa’Llah: al di fuori di Dio, la sorgente di tutto il creato. La seconda parte della shahada recita Muhammadun rasulu’Llah: Muhammad è il mesaggero di Dio. Un messaggio illuminato che è giunto attraverso un uomo simile agli altri.

2) LA PREGHIERA - Salat è il nome delle preghiere obbligatorie che si recitano cinque volte al giorno e che costituiscono il legame diretto tra il credente e Dio: Non esistono autorità gerarchiche, né "religiosi" nell’Islam, di conseguenza la guida delle preghiere è affidata a una persona che conosca il Corano, scelta dalla congregazione: Queste cinque preghiere contengono versetti del Corano e sono recitate in lingua araba, la lingua della rivelazione, tuttavia suppliche personali possono essere recitate nella lingua di ogni fedele. Le preghiere si recitano all’alba, a mezzogiorno, a metà pomeriggio, al tramonto e quando cade la notte, scandendo così il ritmo dell’intera giornata. Sebbene sia preferibile pregare insieme in una moschea, un Musulmano può pregare quasi ovunque, nei campi, in ufficio, in fabbrica, all’università. Chi visita il modo arabo (e non solo) rimane colpito dall’importanza delle preghiere nella vita quotidiana delle persone.

3) ZARAT - Uno dei principi fondamentali dell’Islam è che tutte le cose appartengono a Dio e quindi la ricchezza è data in affidamento al genere umano. La parola Zakat significa sia purificazione, sia crescita. I nostri averi sono purificati mettendo da parte una porzione di essi per i bisognosi e, come avviene quando si pota una pianta, questo taglio consente una nuova crescita. Ogni Musulmano calcola il proprio zakat individualmente. In generale questo implica il pagamento annuale del 2,5% del proprio capitale. Una persona pia può dare quello che desidera come sadaqa, e preferibilmente in modo riservato. Sebbene il termine possa essere tradotto come carità volontaria esso ha un significato molto più ampio. 

4) IL DIGIUNO - Ogni anno, durante il mese di Ramadan, tutti i Musulmani digiunano dall’alba al tramonto, astenendosi da cibo, bevande e rapporti sessuali. Gli ammalati, i vecchi, chi si trovi in viaggio e le donne che allattino, sono autorizzati a interrompere il digiuno, osservando poi nel corso dell’anno un numero di giorni di digiuno equivalente a quelli non effettuati. Coloro che sono fisicamente impossibilitati a osservare il digiuno debbono offrire cibo ad una persona bisognosa per un numero di giorni uguale a quello in cui non si è osservato il digiuno, I bambini iniziano a digiunare (e a recitare le preghiere) dalla pubertà. Il digiuno, anche se molto salutare, viene osservato principalmente come metodo di auto purificazione. Chi digiuna, anche se per breve tempo, si pone in sintonia con tutti coloro che digiunano e nel contempo cresce spiritualmete.

5) IL PELLEGRINAGGIO - Il pellegrinaggio annuale alla Mecca – l’Hajj – è un dovere per tutti coloro che siano in grado di adempierlo sia fisicamente, sia economicamente. Circa due milioni di fedeli, provenienti da ogni parte del mondo, si recano ogni anno alla Mecca e ciò rappresenta, tra l’altro, un’opportunità unica di incontro tra individui di diverse nazionalità. Sebbene la Mecca sia sempre piena di visitatori, il pellegrinaggio annuale inizia il dodicesimo mese dell’anno islamico (che è lunare, non solare, quindi sia l’Hajj, sia il Ramadan cadono talvolta in estate, talvolta in inverno). I pellegrini indossano vesti speciali: indumenti semplici che cancellano ogni distinzione sociale e culturale, affichè tutti siano uguali davanti a Dio. Il rito dell'Hajj, vuole che si compiano sette giri attorno alla Ka’ba e che si percorra sette volte il tragitto tra le alture di Safa e Marwa, come fece Hagar, moglie di Abramo, mentre era alla ricerca dell’acqua per suo figlio Ismaele. Poi i pellegrini si raccolgono nell’ampia spianata di Arafat e si uniscono in preghiera per impetrare il perdono divino, cosa che viene spesso vista come anticipazione del Giudizio Universale. Nei secoli passati, compiere l’Hajj era un’impresa veramente ardua. La fine del pellegrinaggio è segnata da una festività – Eid al Adha- che si celebra con preghiere e scambio di doni in seno alle varie comunità musulmane. Questa ricorrenza, assieme a quella di Eid al Fitr, giorno in cui si festeggia la fine del Ramadan, sono le due più importanti feste religiose del calendario musulmano.

 

Il mondo sta cambiando: "ci sono segni che Allah donerà la vittoria in Europa ai musulmani": Di seguito il video da guardare con attenzione:

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