Si è concluso ieri il Congresso Eucaristico Nazionale con una solenne Celebrazione eucaristica presieduta dall’Arcivescovo di Genova e Presidente della CEI, Cardinale Bagnasco. Tre giorni di riflessioni, incontri e soprattutto preghiera ed adorazione del Santissimo Sacramento. Opere di carità unite alla dimensione di preghiera e devozione del Mistero del Corpo e sangue di Cristo centro della fede. In Piazzale Kennedy, nel quartiere della Foce, sotto un sole tiepido, più di 20mila presenti hanno partecipato alla messa. I numeri della celebrazione sono stati significativi: centinaia di sacerdoti e più di 100 vescovi concelebranti, 9600 posti a sedere, ma ventimila fedeli, 400 bambini della prima comunione. Infine due maxi schermi hanno agevolato la partecipazione di molti lontani dal palco dove era stato allestito l’altare e per seguire l’Angelus di papa Francesco.
Intervistato in diretta su Rai Uno, Bagnasco ha dichiarato: “Se le opinioni legittime divengono muri insormontabili, allora non si va da nessuna parte». L’arcivescovo di Genova ha esortato a «tessere un tessuto sociale tutti insieme, perché non si sfaldi la società». Bagnasco ha anche parlato di «segnali di un risveglio soprattutto dei giovani, in risposta a una cultura che sin certi momenti sembra sprofondare”. E commentando le parole del Papa sulla corruzione pronunciate oggi da Francesco all’Angelus, ha detto: “Dobbiamo diventare dissidenti rispetto al pensiero unico, alla cultura dominante, e dire che `il Re è nudo´”.
Nell’omelia a tutto campo, dai temi attuali e di grande rilievo e toni persino emozionanti, quella con cui Il Cardinale Angelo Bagnasco ha concluso il Congresso Eucaristico, con la messa celebrata nella grande e suggestiva struttura- altare, accanto al mare di Genova, realizzata anche con collaborazione di immigrati e profughi. “A voi, famiglie, che siete Chiesa domestica e scuola accogliente di vita, giunga la nostra voce di ammirata riconoscenza”, ha esordito, invitando alla preghiera e non cedere alla discordia. “L'Eucaristia è sorgente della missione. Dono, capace di saziare la fame dell'anima che spinge la folla a seguire Gesù e le sue parole di vita eterna. La Parola si fa Carne e Sangue, Pane che nutre di grazia la vita, principio e forza di un nuovo modo di stare nel mondo. Lasciarsi plasmare da Cristo, affidarsi al suo amore obbediente, farsi condurre dallo Spirito”, ha affermato. Ai giovani l'invito a non scoraggiarsi perché l'umanità ne ha bisogno: “svegli, desiderosi di rispondere al sogno di Dio e a tutte le aspirazioni del cuore”- Quindi ha citato i “diseredati della vita” con cui “camminare insieme”, i consacrati e claustrali, “sentinelle vigilanti nel crepuscolo”, ed a sacerdoti e diaconi l'invito a stare “in mezzo al nostro popolo ogni giorno, pastori di una Chiesa esperta in umanità”. Messaggio “che attraversa i secoli” e con il quale Papa Francesco ci incoraggia a “uscire incontro a ogni uomo”.
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Nel video l'omelia del Cardinale Bagnasco a conclusione del CEN
a cura dello staff allaquerciadimamre.it