Papa Francesco è rimasto "molto amareggiato" dalla vicenda del nuovo scandalo della fuga di documenti e notizie riservate della Santa Sede, inchiesta ribattezzata impropriamente Vatileaks 2. I media trascurano spesso un dato importante e fondamentale: la fuga di notizie e la pubblicazione di materiale riservato coperto dal segreto di Stato, non è solo ed esclusivamente un attacco al Papa “pro tempore”, ma fa parte di una strategia più ampia, che ha come obiettivo quello di indebolire la “reputazione” della Santa Sede agli occhi dell’opinione pubblica. Nel corso della storia, non sono mancati “attacchi” feroci, per destabilizzare la Chiesa. Napoleone addirittura pensava di “distruggere” il Papato per annientare il cristianesimo. Per non parlare dell’ondata anticlericale nata all’indomani della rivoluzione francese, che ha cercato e cerca in tutti i modi, e con strategie ben studiate, di mettere in un angolo il Cattolicesimo con sistematici attacchi sostenuti dai mezzi di comunicazione. Si tratta quindi, di una persecuzione vera e propria, in un tempo nel quale il Magistero del Papa, rappresenta l’alternativa alla cultura debole, fluida e relativizzata, capace di trasformarsi in dittatura pur di affermare i propri principi. Le tenebre non prevarranno contro i figli della luce. Lo ha ricordato Gesù nel discorso delle beatitudini: “beati voi, quando vi insulteranno, vi perseguiteranno, e mentendo diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed eslutate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli”.
Chi ha potuto parlargli in questi giorni, in cui sono scattati i due arresti, ha sentito un Francesco "sconfortato e dispiaciuto". Francesca Chaouqui è stata nuovamente interrogata oggi per alcune ore dagli inquirenti d'Oltretevere. Sono stati gli uomini della Gendarmeria a raccogliere la nuova deposizione dell'indagata, che ieri era stata rimessa in libertà dopo il precedente stato d'arresto. Mons. Lucio Angel Vallejo Balda ha trascorso anche la notte scorsa nella cella della Gendarmeria in Vaticano. A quanto si è appreso, il prelato dovrà essere di nuovo ascoltato dagli inquirenti e dalla magistratura vaticana. Francesca Immacolata Chaouqui, invece, non sarebbe mai stata trattenuta in cella ma ospitata da suore residenti nella città leonina. "Non sono un corvo, non ho tradito il Papa. Non ho mai dato fogli a nessuno. Mai a nessuno" ha detto Chaouqui in un post su Facebook, richiamato anche su Twitter con l'hastag #piudituttoalmondo. La donna ribadisce la sua innocenza sottolineando che la verità "emergerà presto": "ne ho la certezza" e ho "la totale fiducia negli inquirenti".
Prosecuzione dei Vatileaks-. Il 25 maggio del 2012 Paolo Gabriele, aiutante di camera di Benedetto XVI viene arrestato con l'accusa di aver sottratto carte e documenti riservati dall'appartamento di Ratzinger, finiti poi su libri e giornali. Il giorno dell'arresto viene anche sfiduciato il presidente dello Ior, la banca Vaticana, Ettore Gotti Tedeschi. Sono mesi di grande tensione. Inizia il processo, si susseguono le deposizioni e proseguono le fughe di notizie. Si parla non di un solo corvo, ma di 'corvi' che stanno agendo a favore del Papa. E il loro piano sarebbe colpire il segretario di Stato Tarcisio Bertone: in tanti credono che abbia troppo potere e che "Benedetto XVI sia troppo debole per guidare la Chiesa".
Papa Ratzinger, assistette ai prodromi di una crisi. Il Pontefice tedesco ereditò molti problemi spinosi che scoppiarono sotto il suo pontificato: lo scandalo della pedofilia, i torbidi giri finanziari dello Ior, gli immobili di Propaganda Fide scambiati con politici e affaristi. Molti nunzi apostolici, vescovi, tentarono di contattarlo per avvertirlo di questa o quella emergenza, senza successo. "Il Papa è manipolabile", disse al processo il suo maggiordomo, che spiegò di aver girato le carte alla stampa per creare uno choc nell'opinione pubblica che smuovesse la opacità vaticana. Joseph Ratzinger, in realtà, era tutt'altro che manipolabile, e rinunciando al Pontificato ha compiuto una rivoluzione. Ha stroncato le manovre sotterranee, ha dato uno schiaffo alla Curia ed ha aperto le porte a un conclave dove i cardinali di tutto il mondo hanno affrontato il tema della riforma della Curia, della necessità di una Chiesa povera e lontana dagli affari e dagli scandali, meno romanocentrica, aperta al mondo.
La svolta nella continuità di Bergoglio-. L’Arcivescovo di Buenos Aires, ha impersonato la svolta. Al primo riesplodere degli scandali, come prosecuzione dell’opera di pulizia iniziata da Benedetto XVI, (l'arresto di un monsignore salernitano che maneggiava milioni sul conto dello Ior), il Papa ha reagito con durezza. Ha decapitato i vertici di Ior (Istituto per le opere di Religione) e Apsa (Amministrazione del patrimonio della Sede apostolica), ha fatto pubblicare per la prima volta i bilanci dello Ior (dissanguati per il repulisti sui precedenti investimenti avventati), ha obbligato gli uffici a collaborare con la magistratura italiana, ha ristrutturato l'ufficio di revisione contabile, il Consiglio per l'economia, ha creato un nuovo super-dicastero economico, la Segreteria per l'Economia, mettendo un cardinale australiano, George Pell, e tedesco, Reinhard Max a capo delle due strutture-chiave.
L'inchiesta-. Sono due gli arresti per quello che viene già chiamato Vatileaks 2: un ecclesiastico, monsignor Lucio Angel Vallejo Balda, spagnolo, 54 anni, dell'Opus Dei, già segretario della Prefettura degli Affari economici della Santa Sede, e una laica, Francesca Immacolata Chaouqui, 33 anni, calabrese,della Commissione referente sulle strutture economico-amministrative della Santa Sede (Cosea), e già rilasciata. Una nuova bufera giudiziaria scoppiata in Vaticano per la fuga di notizie e carte segrete finite in inchieste giornalistiche e ora in due libri di imminente uscita. Tre anni e mezzo fa lo scandalo che portò in cella l'ex maggiordomo papale Paolo Gabriele per i documenti trafugati nella segreteria di Benedetto XVI. Dopo quasi sei mesi di indagini della Gendarmeria vaticana sulla sottrazione e divulgazione di carte riservate - l'inchiesta è partita a maggio - i clamorosi sviluppi si sono concretizzati tra sabato e domenica.
Le due pubblicazioni-. Saranno nelle librerie il 5 novembre le due pubblicazioni che si annunciano esplosive e che affrontano uno stesso tema: scandali e segreti del Vaticano a partire dal rapporto con le finanze. Si tratta di "Avarizia" di Emiliano Fittipaldi e "Via Crucis" di Gianluigi Nuzzi, il primo pubblicato da Feltrinelli, il secondo da Chiarelettere. Giovedì prossimo esce il libro di Nuzzi: "Da registrazioni e documenti inediti la difficile lotta di Papa Francesco per cambiare la Chiesa". Il Vaticano replica secco: "Pubblicazioni di questo genere non concorrono in alcun modo a stabilire chiarezza e verità, ma piuttosto a generare confusione e interpretazioni parziali e tendenziose. Bisogna assolutamente evitare l'equivoco di pensare che ciò sia un modo per aiutare la missione del Papa”. La sala stampa della Santa Sede sottolinea come entrambi i libri siano "frutto di un grave tradimento della fiducia accordata dal Papa e, per quanto riguarda gli autori, di una operazione per trarre vantaggio da un atto gravemente illecito di consegna di documentazione riservata".
Don Salvatore Lazzara