"La violenza dell'uomo sull'uomo è in contraddizione con ogni religione degna di questo nome. Né la violenza né la morte avranno mai l’ultima parola davanti a Dio, che è il Dio dell’amore e della vita. Noi dobbiamo pregarlo con insistenza affinché ci aiuti a praticare in Europa, in Terra Santa, in Medio Oriente, in Africa e in ogni altra parte del mondo la logica della pace, della riconciliazione, del perdono, della vita". Il Papa ha ribadito il «no» a "ogni forma di antisemitismo, e condanna di ogni ingiuria, discriminazione e persecuzione che ne derivano". E ha ricordato l’importanza del lavoro di approfondimento teologico: "I cristiani, per comprendere se stessi, non possono non fare riferimento alle radici ebraiche, e la Chiesa, pur professando la salvezza attraverso la fede in Cristo, riconosce l’irrevocabilità dell’Antica Alleanza e l’amore costante e fedele di Dio per Israele".
L'allocuzione del Santo Padre nel Tempio Maggiore di Roma, davanti a moltissimi membri della comunità ebraica di Roma, e altri Rappresentanti europei e d'Israele, ha ricevuto 18 applausi. In particolare i presenti hanno molto e a lungo applaudito questo passaggio del discorso di Papa Francesco: Il popolo ebraico, nella sua storia, ha dovuto sperimentare la violenza e la persecuzione, fino allo sterminio degli ebrei europei durante la Shoah. Sei milioni di persone, solo perché appartenenti al popolo ebraico, sono state vittime della più disumana barbarie, perpetrata in nome di un’ideologia che voleva sostituire l’uomo a Dio. Il 16 ottobre 1943, oltre mille uomini, donne e bambini della comunità ebraica di Roma furono deportati ad Auschwitz. Oggi desidero ricordarli con il cuore, in modo particolare: le loro sofferenze, le loro angosce, le loro lacrime non devono mai essere dimenticate. E il passato ci deve servire da lezione per il presente e per il futuro. La Shoah ci insegna che occorre sempre massima vigilanza, per poter intervenire tempestivamente in difesa della dignità umana e della pace. Vorrei esprimere la mia vicinanza ad ogni testimone della Shoah ancora vivente; e rivolgo il mio saluto particolare a coloro - voi - che sono oggi qui presenti.. Qui sotto potete rivedere il video dell'incontro: