IV Domenica del Temo di Avvento. La Liturgia della Parola –come ha ricordato Papa Francesco alla preghiera dell’Angelus-, ci invita a contemplare con “stupore” le opere che Dio compie per quanti lo amano: “… a Natale Dio ci dona tutto Sé stesso donando il suo Figlio, l’Unico, che è tutta la sua gioia. E solo con il cuore di Maria, l’umile e povera figlia di Sion, diventata Madre del Figlio dell’Altissimo, è possibile esultare e rallegrarsi per il grande dono di Dio e per la sua imprevedibile sorpresa. Ci aiuti Lei a percepire lo stupore - questi tre stupori l’altro, la storia e la Chiesa - per la nascita di Gesù, il dono dei doni, il regalo immeritato che ci porta la salvezza. L’incontro con Gesù farà sentire anche a noi questo grande stupore. Ma non possiamo avere questo stupore, non possiamo incontrare Gesù se non lo incontriamo negli altri, nella storia e nella Chiesa”.
A piazza San Pietro, “I Ragazzi del Papa” -gruppo nato su Facebook e inserito all’interno delle attività formative dell’associazione culturale “Symposium”-, che conta migliaia di iscritti da ogni parte del mondo, con tantissimi altri giovani e fedeli, ha ascoltato l’insegnamento del successore di Pietro, pregando per le necessità della Chiesa e dell'Umanità. In modo particolare ha invitato i presenti a compiere uno “slancio” sincero e duraturo verso la pace. Il pensiero del Papa in vista del Natale è andato alla speranza legata alle recenti intese per la riconciliazione, in Paesi sconvolti da violenze e tensioni, come la Siria e la Libia. “Una preghiera speciale per l’“amata Siria”, a pochi giorni dalla risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu sull'avvio di un processo di pace e per un cessate il fuoco duraturo nel Paese, sconvolto da oltre 4 anni di guerra e dall’avanzata dello Stato Islamico. Il Papa, ha espresso “vivo apprezzamento” per l’intesa appena raggiunta dalla comunità internazionale: “Incoraggio tutti a proseguire con generoso slancio il cammino verso la cessazione delle violenze ed una soluzione negoziata che porti alla pace”; e poi il riferimento alla Libia. Il recente impegno assunto tra le parti per un governo di unità nazionale “invita alla speranza per il futuro”. Non è mancato l’appello per il dialogo e la cooperazione tra Costa Rica e Nicaragua: “auspico che un rinnovato spirito di fraternità rafforzi ulteriormente il dialogo e la cooperazione reciproca, come anche tra tutti i Paesi della Regione”. Il Pontefice ha pregato infine per le popolazioni dell’India colpite da gravi alluvioni.
A termine dell’Angelus, Francesco, ha rivolto il suo saluto al gruppo "I Ragazzi del Papa" con queste parole: "Saluto il gruppo di preghiera “I Ragazzi del Papa” - grazie per il vostro sostegno! - ...". Eravamo in piazza con lo striscione AUGURI, che è stato inquadrato alla fine della preghiera dalla televisione. "I Ragazzi del Papa", oltre a prestare servizio come volontari, con altre associazioni e movimenti nei confronti dei più poveri e dei barboni, hanno assunto l'impegno di recitare -secondo le intenzioni del Santo Padre-, la preghiera del Rosario, come già perlatro è stato fatto lo scorso 17 Dicembre 2015, nella Parrocchia Pontificia di Sant'Anna in Vaticano in occasione del genetliaco del Pontefice.
Don Salvatore Lazzara
VIDEO DELL'ANGELUS
Dal minuto 18:46-54, il Santo Padre saluta "I Ragazzi del Papa":