La sposa con l’abito bianco e sontuoso fa il suo ingresso in quel che rimane di una chiesa, percorre il tappeto bianco tra due ali di fiori e raggiunge lo sposo, il cui volto tradisce una comprensibile emozione. Assiepati tra i banchi, ad assistere alla cerimonia, parenti e amici agghindati come si conviene in una simile occasione. Tutt’intorno, le rovine dei bombardamenti che hanno colpito la città di Homs. Un’immagine che è diventata virale sui social network e che rappresenta il simbolo della vita che continua, in Siria, nonostante la guerra. I protagonisti sono Fadi e Rana, entrambi ventottenni, i quali hanno scelto di sposarsi il 12 luglio scorso nella chiesa ortodossa di San Giorgio, la loro parrocchia, che non hanno voluto tradire nonostante il tetto sia crollato giù e le pareti appaiano fatiscenti a causa dei bombardamenti.
Una nota di "Syria - l'altra faccia della rivolta", riferisce le seguenti precisazioni sulla cosiddetta "opposizione moderata o non moderata": il ministro degli Esteri siriano ha fatto una precisazione riguardo i termini utilizzati dagli Stati Uniti che fanno distinzione tra le “bande armate” (denominate takfiriste) in Siria: “Per noi, non esiste una cosa come opposizione moderata o non moderata. Chiunque prende le armi contro lo stato siriano è un terrorista”, ha detto Walid al-Muallem dopo il suo incontro con il suo omologo iraniano, Mohammad Javad Zarif, a Teheran. Muallem ha inoltre affermato la Siria si oppone a qualsiasi mossa militare non coordinata con il governo all’interno del suo territorio.
Pubblichiamo alcuni passaggi salienti dell’intervista rilasciata da mons. Gallagher segretario per i rapporti con gli stati, a Vatican Insider, sulla situazione in medio oriente, sull’accordo con l’Iran sul nucleare. Non mancano le considerazioni sulla situazione caotica in Iraq, e il ruolo della Russia, con riferimenti alla preghiera per la Siria del 2013.
A proposito dell’accordo sul nucleare iraniano nella pacificazione del Medio Oriente, l’alto prelato ha così commentato: