Pubblichiamo di seguito il bellissimo videoreportage realizzato dal nostro inviato Rodolfo Casadei a Maloula, culla della cristianità siriana. La città, l’unica dove si parla un dialetto aramaico simile se non uguale a quello che parlavano Gesù e i primi discepoli, è stata conquistata e devastata dai jihadisti, prima di essere riconquistata dall’esercito siriano. Se vuoi approfondire la notizia e vedere il video clicca qui.
Lo Stato Islamico ha ucciso oltre 2.000 persone nella sola regione di Mosul e dintorni da quando lo scorso anno ha assunto il controllo di questa città dell'Iraq settentrionale. Lo hanno denunciato le autorità di Bagdad, secondo una nota diffusa dal quotidiano online asknews. La gravità della minaccia esercitata dalle milizie dell'Isis giunge a un anno dall'inizio dell'offensiva di bombardamento aereo contro le posizioni controllate dagli insurgent guidati da al Baghdadi, organizzata da una coalizione guidata dagli Stati Uniti.
Circa la metà dei sessanta cristiani rapiti giovedì dall'Is a Qaryatain, nella provincia di Homs, sarebbero stati liberati e condotti nei villaggi vicini. Il gruppo è parte dei 230 civili siriani rapiti dai jihadisti dello Stato islamico dopo la conquista della città. Tra gli ostaggi, ci sarebbero anche 45 donne, 19 bambini e 11 famiglie, mentre altre centinaia di persone mancano all'appello.
L’iniziativa si terrà nelle diocesi di Fréjus-Toulon, Gap-Embrun, Bayonne, Avignone ed Ajaccio - Contemporaneamente i fedeli si raduneranno in preghiera silenziosa sui sagrati delle chiese. Le campane delle Chiese cattoliche di Francia suoneranno a distesa, il prossimo sabato 15 agosto, alle 12, in segno di solidarietà con i cristiani del Medio Oriente. L’iniziativa -spiega una nota di zenit.org-, si terrà in particolare nelle diocesi di Fréjus-Toulon, Gap-Embrun, Bayonne, Avignone ed Ajaccio.
Almeno 60 cristiani, tra cui donne e bambini, sono tra i 230 civili siriani rapiti dai miliziani dello Stato islamico dopo la conquista di una cittadina nella provincia di Homs, nella Siria centrale. I jihadisti sono entrati ad al-Qaryatain mercoledì sera. Molti dei cristiani erano sfollati dalla provincia di Aleppo. I cristiani sequestrati, erano ricercati dai miliziani per "collaborazionismo con il regime" ed erano su una lista di nomi usata dai miliziani durante il rastrellamento. Alcune famiglie che avevano cercato di fuggire sono state catturate.