Il ricchissimo magistero pronunciato dal Santo Padre durante il Viaggio a Cuba e negli Stati Uniti, ha trovato presso i media censure prevedibili, spostando l’attenzione dell’opinione pubblica su questioni banali e marginali. In Italia, la somma della visita pontificia a Philadelphia ha riguardato le polemiche sulla partecipazione del Sindaco Marino al meeting, oscurando volutamente i richiami all’importanza fondamentale della famiglia nella vita sociale ed ecclesiale.
Al di là dei messaggi, però, c’è tutto un dibattito sulla figura del Papa, usato ai fini ideologici da parte delle correnti politiche e di pensiero. Di strumentalizzazioni ce ne sono state parecchie: dall’invito di leader LGBT al ricevimento alla Casa Bianca, la canonizzazione di Junpiero Sierra, le parole di Francesco sull’economia, sulla difesa dei cristiani perseguitati, e la forte presa di posizione sulla pena di morte. L’appello lanciato in merito, sembra iniziare a dare i suoi frutti. Se martedì Kelly Gissendaner era stata giustiziata nonostante l’intervento del Pontefice, altre due condanne che dovevano eseguirsi tra mercoledì e giovedì sono state sospese, in Oklahoma e in Virginia: anche in questo caso Francesco aveva chiesto il loro annullamento, in particolare mandando una lettera per chiedere la sospensione dell’esecuzione in Oklahoma.
Riportiamo di seguito un articolo, di Enzo Pennetta, che evidenzia come i movimenti LGBT americani abbiano approfittato del viaggio papale negli Stati Uniti per tentare di condizionare a loro favore i giornalisti, attraverso la pubblicazione di un pamphlet propagandistico.
Ormai è evidente, anche se molti continuano a girarsi dall’altra parte e fanno finta di non vedere. Che cosa è evidente? Che “il pensiero unico” si sta espandendo e, quel che più è grave, si sta trasformando in una vera e propria dittatura, non solo più culturale. Facciamo alcuni esempi, racchiusi in una sola settimana, quella appena trascorsa. Su alcuni giornali rimasti ancora liberi è apparsa la notizia che, nella scuola francese del liberticida Hollande, i genitori devono sottoscrivere obbligatoriamente la “carta della laicità”, divenuta oramai l’unica e dittatoriale linea culturale a cui tutte le componenti della scuola devono attenersi. Così, la laicità, da cultura (teorica) della tolleranza e della libertà, si è trasformata in linea educativa unica e non discutibile, come solo nei regimi liberticidi è avvenuto e sta avvenendo.
La Planned Parenthood Federation of America è la più grande fabbrica di aborti del mondo, anche se preferisce definirsi «provider di servizi per la cura della salute riproduttiva delle donne». Sotto la sua bandiera sono riunite 59 imprese affiliate, per un totale di quasi 700 cliniche sparse in tutti gli Stati Uniti, all’interno delle quali si consuma circa il 30 per cento di tutti gli aborti praticati nel paese.
Ogni giorno avvengono piccoli miracoli, di cui è difficile sentir parlare perché non vengono portate all’attenzione del grande pubblico. Siamo costretti dai tg e dalle testate giornalistiche, ad ascoltare notizie di morte, distruzione, beghe politiche… al contrario nella quotidianità si accendono storie meravigliose, capaci di dare speranza nel futuro. Certo ai grandi non interessa la testimonianza di due genitori che hanno accompagnato con fede il loro piccolo bambino di tre anni malato di leucemia fino alla morte naturale. Non importa. Ora in cielo splende una stella in più. E’ Giacomino, che sorride e chiede a tutti di proseguire nella strada del bene. Di seguito la storia: