Attualità e pensieri

eutanasia

Per la serie notizie insabbiate, ieri è accaduto un fatto politicamente parlando – e non solo – di un certo peso: la Camera dei Comuni britannica, a vastissima maggioranza (330 no, 118 sì), ha silurato un progetto di legge finalizzato all’introduzione del suicidio volontario, medicalmente assistito, dei malati con una prognosi inferiore ai sei mesi di vita. Ora, considerato che non si tratta d’un Paese qualunque, e tenuto conto che la “dolce morte” è tema che ciclicamente monopolizza l’attualità, ci si sarebbe aspettati che la notizia della sonora bocciatura dell’eutanasia da parte del Parlamento inglese, ecco, non passasse completamente sotto silenzio. E invece: sui siti internet dei principali quotidiani italiani – controllare per credere – la notizia è del tutto assente o ridotta, quando c’è, all’intramontabile formato francobollo. Un caso? Una dimenticanza accidentale?

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11se11

L’ultima vittima, poche settimane fa, è stata Marcy Borders, (nella foto qui sotto subito dopo l'attentato), la giovane soprannominata “Lady Dust” perché fotografata ricoperta di cenere subito dopo il crollo di una delle torri del World Trade Center. È morta di tumore come molti altri sopravvissuti all’11 settembre: secondo le stime, i casi di neoplasia da allora sono stati tra 2500 e 3700. A 14 anni di distanza, l’attacco all’America continua a stroncare vite e fa ancora male a una nazione che non vuole dimenticare quel giorno drammatico che ha sconvolto il mondo.

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americ

Aveva rifiutato di rilasciare licenze di matrimonio a coppie omosessuali e un giudice federale ha ordinato il suo arresto. Kim Davis, impiegata dello stato civile in Kentucky, dovrà rimanere in prigione fino a quando non si adeguerà agli obblighi legati alla sua funzione. La decisione ha scatenato le proteste nella contea dove la donna lavorava, ma anche manifestazioni di gioia alla notizia della condanna. La donna ha confermato di non potersi adeguare alla decisione della Corte suprema, che ha legalizzato le unioni omosessuali, perché in conflitto con le sue convinzioni religiose. Ha preferito la prigione piuttosto che contraddire la sua fede religiosa.

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nazisti

Dopo essere stato sconfitto sui campi di battaglia, il nazismo si presenta camuffato da agnello, le sue idee eugeniste e criminali vengono riproposte come battaglie e scientifiche e civili della sinistra radicale. E uno dei suoi principali ideologi è il prof. Peter Singer di Princeton. Quali erano i caratteri distintivi dell’ideologia nazista che oggi viene largamente definita come il “male assoluto”? La risposta si potrebbe riassumere in un insieme di principi tendenti all’animalizzazione dell’uomo: selezione eugenetica (come negli allevamenti); soppressione degli individui gravemente malati (come negli allevamenti); creazione di una super razza geneticamente desiderabile (come negli allevamenti), il tutto supportato da un darwinismo sociale che unisce tra loro i diversi aspetti di questa ideologia. Tanto per rinfrescarsi le idee, si può guardare un documentario RAI (La Storia Siamo Noi,  intitolato: Gli uomini di Hitler, spezzone selezionato a partire dal 10 minuto):

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aylan22

Quando il Corriere, La Stampa, e Il Manifesto pubblicano la stessa foto in prima pagina, il lettore avvertito capisce che è in corso un’operazione. Non che la foto non sia straziante; deve esserlo. Il Manifesto quasi ha scoperto il gioco col suo titolo rivoltante, cinico: “Niente Asilo”. Una battuta ‘di spirito’ – chissà che risate – sul corpicino, venuta su come vomito dal peggior rigurgito romanesco, dimostra che i compagni del Manifesto, quando l’hanno escogitata e trovata buona, non stavano pensando al piccolo Aylan, o come si chiamava; stavano pensando a Salvini. E come se con quella foto lo stavano rendendo ridicolo davanti all’opinione pubblica. Perché quello è il motivo della foto, dell’operazione: stroncare ogni obiezione politica e razionale sulla “accoglienza senza limiti”, ogni ragionamento sul perché e sul come. E mobilitare il sentimentalismo della massa che vive nell’irrealtà (quella che su Facebook si scambia immagini di gattini), orripilarla, farla reagire di fronte a questa intrusione della realtà: “Bisogna fare qualcosa! Subito! Accoglierli!”. Il più untuoso è stato il direttore de La Stampa, Mario Calabresi. Ha postato la foto con un commento in cui raccontava come si è macerato ed ha sofferto: non voleva pubblicarla, troppo cruda; poi “Ho cambiato idea… E’ l’ultima occasione per vedere se i governanti europei saranno all’altezza della Storia. E l’occasione per ognuno di noi di fare i conti con il senso ultimo dell’esistenza”.

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