Dalla pagina FB della Manif Pour Tous Italia: Oggi Cirinnà ha detto #StopCirinna. Oggi alcuni parlamentari hanno chiesto di calendarizzare il ddl Cirinnà in Aula al Senato a inizio settembre, saltando la fase in Commissione Giustizia. Tra i voti contrari, proprio quello della relatrice, Monica Cirinnà (nella foto). Il ddl è stato così rimandato a data da destinarsi.
Ci dispiace davvero per gli amici del Club Lgbt che in queste settimane l'hanno consacrata icona delle loro battaglie, non vedendo lo sfruttamento politico di fondo. Oggi e sempre viva la famiglia, il matrimonio e la Costituzione! #StopCirinna
Incredibile! Il Partito Democratico americano, -riferisce una nota del sito noaimatrimonigayinitalia.it-, guidato dal Presidente Barack Obama,ha espresso «solidarietà» a Planned Parenthood, accusata di un traffico degli organi dei bambini abortiti presso le proprie strutture, ed ha anzi chiesto l’avvio di un’indagine nei confronti del Cmp-Center for Medical Progress, l’organizzazione pro-life che ha scoperto e reso pubblico lo scandalo, grazie a due video registrati con una telecamera nascosta da propri attivisti, fintisi compratori d’organi. Nei filmati si vedono e si sentono chiaramente alti funzionari della multinazionale dell’aborto vendere parti dei feti umani ad un costo compreso tra i 35 ed i 100 dollari, trattando anche sul prezzo.
Oggi, in nome della libertà di scelta, ritornano gli orrori mascherati da diritti che nel secolo scorso hanno causato la morte di centinaia di miglia di persone innocenti. Un vero e proprio olocausto che imbarazza. Nessuno vuole parlarne. E’ scomodo affermare che le proposte del politicamente corretto, in chiave di progresso civile, in realtà sono solo specchietti per le allodole. Le similitudini sono inquietanti. E’ opportuno richiamare alla memoria gli eventi tragici che hanno segnato la brutalità del regime nazista contro i portatori di handicap e i bambini gravemente malati: L’Aktion T4, era il programma eutanasico nazista di massa per gli invalidi fisici e psichici. Prevedeva la deportazione delle “vite non degne di essere vissute” in cinque campi di sterminio, e causò circa 200.000 morti. Hitler ne ordinò la sospensione fino alla fine della guerra a causa del clamore pubblico suscitato intorno all’intera operazione dalle omelie del Vescovo di Monaco, August Clemens Graf von Galen, che accusò pubblicamente il regime di aver iniziato lo sterminio sistematico di chiunque non fosse ritenuto “produttivo” (gli alleati diffusero le omelie paracadutandole sul fronte tedesco, perché i soldati sapessero quale destino sarebbe toccato a chi fosse tornato a casa invalido):