Attualità e pensieri

liberta11

Nella cultura odierna farcita dal bel proposito della libertà di pensiero e di espressione, e dei diritti di tutti e per tutti, sostenuta dal relativismo assoluto dove l'io, ha preso il sopravvento sull'essere, e quindi sui valori fondanti dell'umanità -che non sono espressione delle voglie personali, nè dei capricci delle lobby-, non è più permesso esprimere dissenso. Quando qualcuno prova a dire una parola diversa da quelle del politicamente corretto, allora la libertà di espressione e di pensiero, in maniera violenta viene censurata, proprio in nome di quei valori che dovrebbero garantire a tutti la possibilità di esprimere un pensiero diverso da quello propagandato dal regime mediatico e politico, foraggiato da quella  fortissima corrente di pensiero che a tutti i costi cerca di modificare la struttura portante della società, a cominciare dalla vita nascente con la pratica inumana dell’aborto che provoca ogni anno nel mondo il genocidio silenzioso di 40 milioni di vite umane, fino alla dolce morte, cioè il “suicidio assistito”. Però, la pratica citata, non si può chiamare con il suo vero nome perchè, magari nella gente comune provocherebbe qualche sussulto di coscienza…

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natale11

Grande emozione per il gruppo di preghiera I RAGAZZI DEL PAPA, che con la  slitta virtuale natalizia sono volati a fare visita ai bimbi del reparto oncologico pediatrico del Policlinico Gemelli e alle persone meno fortunate, per le vie della Capitale. La prima fermata della slitta è stata in Ospedale. I piccoli bimbi ammalati, hanno ricevuto in dono dei bambinelli benedetti all'Angelus dal Santo Padre, adagiati su piccole stelline di pasta di sale realizzate a mano accompagnati da immaginette sacre raffiguranti il Santo Padre e Gesù Cristo Misericordioso. Non sono mancate le sorprese gradite: tanti dolci e caramelle alla frutta per allietare i momenti tristi dei giorni natalizi, e corone del Santo Rosario per i genitori... Il tutto accompagnato da una lettera dove ricordavamo le parole del Pontefice a favore dei bambini malati e dei loro familiari. 

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ex11

Salgo su un bus che dal Colosseo mi avrebbe condotta fino a piazza Venezia, il tempo di entrare e vengo avvolta da un fetore sgradevole di pipì e di altro olezzo non definibile. Mi guardo intorno fra le decine di persone accalcate per capire la fonte di tutto questo e, immagino fra me e me che forse si trattava di qualcuno che, impunemente, in un momento in cui la vettura era rimasta parcheggiata incustodita, avesse pensato di produrre i propri bisogni all’interno del veicolo. Noto che la maggior parte delle persone aveva posto sul proprio naso un fazzoletto, una sciarpa, qualcosa che potesse filtrare quell’aria appestata.

Dopo qualche minuto mi accorgo che la fonte di tanta sgradevolezza era un uomo, un uomo trasandato, uno di quelli che usualmente sono definiti “barboni”, uomini mendicanti, miserabili, emarginati, uomini che per disgrazia hanno perso tutto, il lavoro, la famiglia e, di conseguenza, ogni fonte necessaria al proprio sostentamento. Era seduto e le persone gli stavano alla larga. "Poverino", pensai, "che pena nel cuore". A quel punto, a due signore che mi erano vicine e borbottavano per il fetore, mi venne spontaneo dire che quel fetore è il prezzo del nostro egoismo, è il prodotto della società dello scarto ma pur sempre profumo rispetto al puzzo della corruzione.

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lobby22

Neppure l’approssimarsi del Natale pare scoraggiare la stampa italiana da uno dei propri passatempo preferiti: quello di far totalmente sparire, o quasi, notizie ritenute scomode. Solo così infatti si spiega la mancata pubblicazione, sulle prime pagine di ieri dei principali quotidiani del Paese – CorriereRepubblica e La Stampa -, della notizia dell’esito del referendum che, in Slovenia, ha visto il popolo respingere convintamente la legge che regola l’istituto della famiglia e che ammetteva anche i matrimoni fra persone dello stesso sesso nonché l’adozione per le coppie omosessuali; un fatto, quello di queste prime pagine mancate, singolare per almeno due ragioni (se vuoi continuare a leggere l'articolo, clicca qui).

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vecchietta

C'era una volta, un'anziana signora, che passava in pia preghiera molte ore della giornata. Un giorno, sentì la voce di Dio che le diceva: "Oggi verrò a farti visita". Figuratevi la gioia e l'orgoglio della vecchietta. Cominciò a pulire e lucidare, impastare e infornare dolci. Poi, indossò il vestito più bello e si mise ad aspettare l'arrivo di Dio. Dopo un po', qualcuno bussò alla porta. La vecchietta corse ad aprire. Ma, era solo la sua vicina di casa, che le chiedeva in prestito un pizzico di sale. La vecchietta la spinse via: "Per amore di Dio, vattene subito, non ho proprio tempo per queste stupidaggini! Sto aspettando Dio, nella mia casa! Vai via!". E sbattè la porta in faccia alla mortificata vicina. Qualche tempo dopo, bussarono di nuovo. La vecchietta si guardò allo specchio, si rassettò e corse ad aprire. Ma chi c'era? Un ragazzo infagottato in una giacca troppo larga, che vendeva bottoni e saponette da quattro soldi.

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