Attualità e pensieri

marine

La gran parte dell’attenzione è ora comprensibilmente puntata su di loro, Marine e la bella Marion, le due donne del Front National che alle elezioni regionali hanno letteralmente surclassato il partito socialista non solo per l’alto consenso riscosso, ma anche per dove – stando ai sondaggi, per la verità, ormai qualchetempo – questo si è cresciuto, ossia fra commercianti, impiegati, operai; tutta gente, insomma, che è un tantino difficile liquidare come il solito, irriducibile manipolo estremista. Anche perché la vittoria del Front National non è casuale essendo pure figlia dell’abbandono, da parte di quel partito, di alcune rivendicazioni storiche che se da un lato hanno creato alcuni malumori dall’altro hanno raccolto, eccome, milioni di elettori. Questa la Francia di cui giustamente si parla ora, dicevo: quella che vince.

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giubileozz

Apertura del Giubileo a rischio flop. Sos degli albergatori: gli attacchi a Parigi hanno provocato disdette per l' inaugurazione dell' Anno Santo: -50% di presenze a Roma nei bed & breakfast, -20 in hotel. «La gente venga con serenità e coraggio, non ci si lasci condizionare», è l' appello lanciato a Radio Vaticana dal Sostituto della Segreteria di Stato, Angelo Becciu in vista del Giubileo che si apre martedì a piazza San Pietro. Ponte dell' Immacolata giù Le misure di sicurezza non tranquillizzano i pellegrini. L' effetto-Parigi affossa gli arrivi. «Francesco dice che non possiamo rinchiuderci in casa e dobbiamo riprendere la nostra vita normale non lasciandoci condizionare dalle minacce di attacchi terroristici altrimenti la daremo vinta a chi vuole la fine del nostro modo di vivere- corre ai ripari Becciu-. Dobbiamo andare avanti e portare a termine la nostra missione. Anche per il viaggio in Africa c' erano tante voci e partivamo preoccupati dal dopo-Parigi: è normale ma il Pontefice, con coraggio e fede in Dio, ribadisce che siamo nelle mani di Dio».

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crozzaqq

Risposta a Crozza: “i personaggi del presepe erano ebrei non arabi. La storia si svolgeva in una regione chiamata all’epoca ed oggi Giudea e non Palestina. Gli altri popoli che vuvevano in quella regione si chiamavano ammoniti, edomiti, moabiti, nabatei, assiri, armeni e arabi. A quel tempo, non esisteva nemmeno un arabo islamico, perché l’Islam non era ancora semplicemente nato. Sette secoli dopo, l’islam si impose con la spada, convertendo a forza i popoli che ci vivevano da secoli. Il nome Palestina, fu dato dagli stessi romani, proprio per staccare il legame tra giudei e la Guidea” (Gabriele Levy).

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vati11

Vatileaks due prende sempre più i contorni di una farsa. Su cosa ci sia stato davvero tra monsignor Balda e Francesca Immacolata Chaouqui, imputati in Vaticano e indagati dalla Procura di Roma per istigazione alla concussione e spionaggio informatico, le versioni ancora divergono come riporta La Repubblica.  La pierre ha negato: “Nell’albergo di Firenze c’erano due stanze prenotate e monsignore è venuto con la madre. A meno che non avessimo coinvolto la madre…”.  Ma Balda, citando due testimoni, ai suoi legali ha riferito che le camere offerte da un tour operator erano tre, che il giorno dopo il personale delle pulizie del Cavalieri Palace trovò la stanza assegnata alla Chaouqui in perfetto ordine e nella stanza di monsignor Balda recuperò un baby doll rimasto in custodia all’albergo. La sera successiva il monsignore, sua madre e la Chaouqui sarebbero andati a vedere lo spettacolo di Panariello. La foto ripropone una scena di “Baby Doll” un film del 1956 diretto da Elia Kazan, con Carrol Baker e Karl Malden.

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presepe11

Al peggio non c’è mai fine. Il laicismo aggressivo, per cancellare ogni traccia di Cristianesimo, inventa -in nome di chissà quale tipo di integrazione-, nella scuola statale, progetti educativi, a dir poco singolari. A sostenere il nuovo corso imposto dal politicamente corretto, negli ultimi giorni, in merito alle tradizioni natalizie, hanno preso posizione diversi esponenti della gerarchia ecclesiastica, e in modo particolare il vescovo di Padova, il quale alla domanda: “le celebrazioni del Natale a scuola?”, risponde: “Io farei tanti passi indietro pur di mantenerci nella pace e pur di mantenerci nell'amicizia”. Gesù nel vangelo ha affermato l'esatto contrario: "Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione”. Ancora oggi è così. Molte volte lì dove la Chiesa si rinnova, l’appello della Buona Novella diventa un “segno di contraddizione” e di divisione. Pensate alle comunità cristiane mediorientali, che negli ultimi anni, nel silenzio complice dell'Occidente, hanno pagato un prezzo altissimo di fedeltà a Cristo e alla Chiesa. Il vero pericolo alla pace e all'amicizia, sono quelli che per anni hanno vissuto dalle poltrone ben comode, nella routine della vita pseudo religiosa, pronti ad ogni sorta di annacquamento dell'annuncio evangelico, pur di non "alterare" i falsi equilibri della convivenza. Scomodati ed interpellati dalla parola di Dio, usano tutta l'intelligenza per trovare argomenti in difesa delle loro opinioni che purtroppo si trasformano in ideologie pericolose che non hanno nulla in comune con il Cristianesimo.

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