Famiglia e Vita

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Se fosse un film sarebbe una pellicola horror, da seconda serata; di quelle storie cupe, che iniziano male e, il più delle volte, finiscono peggio. Purtroppo però il dramma dell’utero in affitto, in India, non è un film bensì una realtà drammatica e redditizia, molto redditizia: si stima che, complice l’assenza di un quadro giuridico che lo regolamenti, il mercato complessivo – che si sostanzia nella disponibilità di donne che, seguite in apposite strutture, concepiscono tramite fecondazione extracorporea, portano in grembo e poi danno alla luce un figlio da cedere alla nascita –  oggi abbia già sforato il tetto stellare dei 2 miliardi di dollari [1]. Una montagna di denaro che forse è la vera ragione per la quale, finora, in pochi si sono preoccupati di verificare in che cosa realmente consista questo businness. Ma in questi giorni è uscito un documento che fa finalmente chiarezza.

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Il DDL Cirinnà è circondato da vivaci polemiche da parte di diverse parti politiche, sociali e religiose. Perché non è possibile accettare l’approvazione di una legge così iniqua e distruttiva dell’identità strutturale della famiglia formata da uomo-donna-bambini?

Il problema principale del disegno di legge “Cirinnà” sulle unioni civili è la disonestà di cui è imbevuto. Il ragionamento politico che lo sostiene è questo: siccome tutti i sondaggi dicono che gli italiani sono del tutto contrari al matrimonio gay e alle adozioni gay, e ancor più all’utero in affitto, bisogna fare una legge che porti tutte queste cose ma in modo nascosto e surrettizio, magari con l’aiuto del primo giudice “pilotato” dopo l’approvazione in Parlamento. In tal senso Generazione Famiglia ha parlato di “bomba a orologeria” in riferimento al ddl Cirinnà. I motivi della nostra contrarietà sono ormai noti e sempre più largamente condivisi, al di là delle appartenenze religiose e anche politiche: la famiglia, che genera e cresce figli, non ha pari nella società, e dunque è gravissima la parificazione che alcuni vogliono fare con le unioni gay, fotocopiando le leggi sul matrimonio e applicandole anche alle unioni civili. Si mette a soqquadro l’ordinamento giuridico, con tutte le conseguenze del caso. Si pensi, ad esempio, a quando parliamo di fisco a favore delle famiglie. Già oggi le famiglie ricevono delle briciole vergognose. Dopo l’approvazione delle unioni civili anche le coppie gay saranno considerate famiglia, in senso legale, e riceveranno i benefit economici destinati a mamme e papà per il fatto che generano figli. Vi sembra giusto? Per non parlare del fatto che la stepchild-adoption legalizza e di fatto incentiva la pratica dell’utero in affitto, un crimine contro l’umanità. Il ddl Cirinnà va ritirato immediatamente e per sempre.

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Il Presidente Barak Obama, dopo aver versato in diretta mondiale le lacrime, per la controversa questione dell'uso delle armi, ha inaugurato una decisione che farà discutere il paese nel suo ultimo anno alla presidenza degli Stati Uniti. Scavalcando il Congresso, il 5 gennaio ha annunciato nuove azioni esecutive per aumentare i controlli sulla vendita delle armi da fuoco. Queste, ha detto, «fanno più di 30 mila vittime all’anno in America. Non possiamo più aspettare».  Ecco perché Obama ha promesso, più verifiche sulla storia giudiziaria e sanitaria degli acquirenti. Sembrano lacrime di coccodrillo. Infatti la bestia, dopo aver ucciso i piccoli piange disperata perché non ci sono più. L’America, è il paese più attivo al mondo nel commercio e traffico di armi legali e illegali, che alimentano le varie guerre nel pianeta.  Nel mondo, quante vittime vengono provocate nei vari conflitti con le armi vendute dagli Stati Uniti? Dunque, non è comprensibile per “cosa” piange. Forse sono gli ultimi colpi di coda per ingraziarsi parte dell’elettorato americano da sempre sospettoso verso le sue politiche alquanto discutibili, che negli anni hanno promosso in materia di politica estera e nazionale disastri di importanti dimensioni.

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ute11

"‪Stepchild‬ ‪Adoption‬ cosa significa? Significa che si può adottare il "figlio biologico" del partner dello stesso sesso. ‪‎Attenzione‬: In TV e giornali presentano i "figli biologici" astutamente come quelli nati da precedente Matrimonio/rapporto eterosessuale. Cosa accade di fatto? Un gay va all'estero (come ha fatto un senatore della repubblica con annessa campagna pubblicitaria per accelerare l’approvazione delle unioni civili), feconda col suo seme un ovulo donato, che viene impiantato nell'utero di una donna, cioè un ‪‎utero‬ ‪‎in‬ ‪‎affitto‬: nasce il suo "figlio biologico", che poi in Italia potrà essere adottato per legge dal partner e si costituirà una ‪‎famiglia‬ con due papà, negando ai bambini il diritto ad avere una mamma.

Nel caso delle coppie formate da donne sempre più spesso con sperma donato si feconda l'ovulo di una che poi si impianta nell'utero dell'altra. Ciò che è comunque da far notare è che recenti seri studi scientifici mettono in rilievo le incognite del contatto con 3 DNA: principalmente il bambino avrà due DNA (del seme e dell'ovulo), ma per i continui scambi biologici ed istologici nell'utero in qualche modo anche il DNA della donna che lo porta in grembo provocherà un'influenza sul patrimonio genetico, con conseguenze sulla formazione del bambino con mille incognite.

Nel caso di una coppie formate da due uomini, il bambino, che nell'utero aveva anche instaurato un intenso legame psico-affettivo con la donna donatrice, subirà il trauma di un distacco drastico subito dopo la nascita da tale donna: persino ai cuccioli di animali ora si permette di stare il maggior tempo possibile dopo la nascita con la mamma; con una apposita legge introdotta proprio dalla Cirinnà,  gli studi scientifici hanno dimostrato che già nel ventre i piccoli imparano a riconoscere il battito cardiaco, l'odore, la voce, per cui appena nati hanno bisogno per rassicurarsi di riconoscere tramite i sensi la "mamma" e stare in contatto con lei. Molto importante l'allattamento al seno, o, nei casi rari in cui mamme non abbiano latte o non possano allattare, il contatto col seno materno durante la poppata al biberon. In tutti i casi, il bambino/ragazzo/minore  ha bisogno di mamma e papà, due persone di sesso diverso, per una crescita sana e armoniosa. Le ‪femministe‬ a livello internazionale si sono da tempo unite nella protesta contro la mercificazione del corpo della donna, con la pratica dell'utero in affitto, denominato eufemisticamente ora "utero in gestazione".

Il DDL Cirinnà, è contestato perché si presenta come un cavallo di troia, infatti, contiene fino ad approvazione avvenuta, una piccola, per il momento necessaria, ipocrisia: è infatti una legge che di fatto introduce il matrimonio tra cittadini dello stesso sesso, ma senza dichiararlo esplicitamente. La legge in discussione, che assomiglia alla legge in vigore in Germania, e ad altre leggi approvate in Francia, in Inghilterra e in Belgio, può essere considerata una specie di ‘cuscinetto’, un ponte: serve cioè a far capire che due persone dello stesso sesso possono essere benissimo considerate una famiglia. Una volta sperimentato che le unioni omosessuali sono ‘famiglia’, poi queste unioni vengono chiamate ‘matrimonio’, com’è accaduto in Inghilterra o in America per intervento della Corte suprema, vengono cioè equiparate anche sotto il profilo nominalistico. E si risolve così l’ipocrisia.” Ergo: il ddl Cirinnà introduce il matrimonio gay e di conseguenza apre le porte alle adozioni e a tutti i contenuti propri delle famiglie, quel che manca sarà aggiunto dai giudici, come è avvenuto nelle recenti sentenze pronunciate dal tribunale dei minori di Roma.

Come regolarsi allora? Noi sappiamo due cose per certo: il 60% degli italiani è contrario al matrimonio gay, e oltre l’80% alle adozioni gay. La Cirinnà dice che il ddl oggi in discussione ha “tutti i diritti del matrimonio”, e allora è il matrimonio, e la stepochild-adoption, cioè la legittimazione dell’omogenitorialità che gli italiani non vogliono. Ergo, queste unioni civili sono contrastate oggi da una fetta di italiani tra il 60 e l’80%. Il punto è fargli sapere di cosa si tratta, cosa che i grandi media si guardano dal fare.

Don Salvatore Lazzara

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gay11

Finalmente. C’è voluto parecchio tempo, anzi troppo, ma alla fine è stato ammesso: in Italia i sospirati diritti per le coppie omosessuali non solo non sono negati, come taluni seguitano ostinatamente a ripetere, ma sono già disponibili e “attivabili”. In poche parole, a portata di mano: nessuna ingiustizia dunque, nessun “vuoto legislativo” e nessuna crudele discriminazione. La novità è che questa verità – già ampiamente sottolineata da autorevoli giuristi [1], ma a lungo oscurata da disinformazione volta a nascondere alle coppie conviventi i loro effettivi diritti [2] – l’altro giorno è stata riconosciuta pure dall’insospettabile quotidiano la Repubblica.

La sorprendente ammissione è arrivata da un’inchiesta circa l’iniziativa di una compagnia di assicurazioni che propone – riprendiamo testualmente – due «polizze assicurative» innovative rispetto ad «altre soluzioni di diritto privato»; la prima riguarda la materia successoria e, in alternativa alla prassi che prevede che tutto possa «essere impugnato o reso nullo dai parenti di uno o dell’altro, che vantano la consanguineità», si prefigge la tutela di «qualsiasi beneficiario, non necessariamente un parente o un coniuge», mentre la seconda contiene un dispositivo «che “si sostituisce” alla pensione di reversibilità» attraverso un apposito «fondo pensione deducibile». Il problema, si legge sempre nell’articolo, è «che c’è molta ignoranza su questi temi» [3]. Una considerazione scomoda ma vera, sulla quale sarebbe opportuno soffermarsi.

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